Goldman Sachs e Amundi stanno mostrando crescente fiducia nei titoli di Stato britannici, a dimostrazione dell’ottimismo circa la capacità del nuovo governo di gestire le finanze del Paese in modo responsabile, puntando nel contempo a stimolare la crescita economica.
Con la Cancelliera dello Scacchiere Rachel Reeves pronta a presentare il suo primo bilancio il 30 ottobre, i mercati obbligazionari scommettono fermamente che il Regno Unito non vivrà un’altra crisi fiscale come quella innescata dal mini-bilancio di Liz Truss nel 2022.
Secondo un rapporto di Bloomberg, Amundi, il più grande gestore patrimoniale europeo, ha spostato la sua esposizione dai titoli obbligazionari europei per concentrarsi sul debito britannico.
Allo stesso modo, Goldman ha consigliato ai clienti di acquistare titoli di Stato prima dell’annuncio del bilancio.
Anche BlackRock ha aumentato l’esposizione alle obbligazioni britanniche da neutrali a sovrappeso, mentre Legal & General Investment Management e Aviva Investors stanno aumentando l’esposizione al debito britannico.
Una scommessa sulla prudenza fiscale e sulla disciplina di mercato
L’afflusso di fondi nei titoli di Stato britannici riflette la fiducia degli investitori nel fatto che Reeves riuscirà a pareggiare il suo bilancio, colmando al contempo il buco di 22 miliardi di sterline nelle finanze pubbliche.
Nonostante il debito nazionale continui a crescere, si prevede che Reeves agisca con disciplina fiscale.
Daniel Loughney, responsabile del reddito fisso presso Mediolanum International Funds, ha affermato: “Vorrà mantenere una sorta di percezione di disciplina fiscale”, spiegando perché la sua azienda è sovrappesata anche sui titoli obbligazionari del Regno Unito.
Parte dell’ottimismo attorno ai titoli di Stato britannici è alimentato dalle aspettative che la Banca d’Inghilterra inizierà presto a tagliare i tassi di interesse in modo più aggressivo.
Questo sentimento si è rafforzato dopo che i dati recenti hanno mostrato un significativo rallentamento dell’inflazione. John O’Toole, responsabile delle soluzioni di investimento multi-asset presso Amundi, ha espresso fiducia, affermando,
Il Regno Unito dovrebbe trarre vantaggio dal rallentamento dell’inflazione e dalla disciplina fiscale.
La sottoperformance dei titoli di Stato non durerà, affermano gli strateghi
Nonostante un mese difficile per i titoli di Stato britannici, con il rendimento a 10 anni in aumento di oltre 30 punti base da metà settembre, molti ritengono che questa sottoperformance si invertirà.
Gli strateghi di Goldman Sachs, tra cui George Cole, restano fiduciosi che un bilancio “abbastanza favorevole ai titoli di Stato” aiuterà i titoli a riprendersi.
Nel frattempo, gli economisti di BNP Paribas si aspettano che il governo utilizzi il bilancio come un’opportunità per inviare un forte messaggio di responsabilità fiscale, il che potrebbe alleviare le preoccupazioni del mercato.
“È probabile che i mercati del reddito fisso si tirino indietro anche di fronte a una cifra vicina alla metà di questa somma, dato l’impatto dell’emissione sui rendimenti”, ha avvertito Mark Dowding, responsabile degli investimenti presso RBC BlueBay Asset Management, evidenziando i potenziali effetti di un indebitamento significativo sui rendimenti.
Cambiamenti nelle regole fiscali e nelle aspettative del mercato
Gli investitori prevedono alcune manovre fiscali nel bilancio di Reeves, tra cui potenziali aumenti delle tasse e modifiche alle regole fiscali autoimposte che attualmente limitano l’indebitamento del governo.
Mentre alcuni sono preoccupati di spostare i “pali della porta fiscale”, Sunil Krishnan, responsabile dei fondi multi-asset di Aviva, ha rassicurato gli investitori, affermando:
Comprendiamo le preoccupazioni relative allo spostamento degli obiettivi fiscali, ma a differenza del mini-bilancio di Truss, ci aspettiamo che l’Office for Budget Responsibility rappresenti un importante strumento di controllo sui piani governativi.
Una possibile mossa potrebbe essere quella di escludere il bilancio della Banca d’Inghilterra dai calcoli del debito nazionale, il che libererebbe altri 16 miliardi di sterline da contrarre prestiti.
Un’opzione più aggressiva potrebbe garantire fino a 67 miliardi di sterline di margine di indebitamento, anche se ciò probabilmente causerebbe preoccupazione nel mercato obbligazionario.
L’economista di Citigroup Ben Nabarro ha recentemente messo in guardia dal rischio di uno “sciopero degli acquirenti” se il bilancio di Reeves dovesse portare ad aumenti dei prestiti di circa 50 miliardi di sterline l’anno prossimo, dato che il mercato obbligazionario sta già affrontando un’offerta record di debito quest’anno.
Attento equilibrio tra prestiti e fiducia degli investitori
Sebbene gli investitori rimangano moderatamente ottimisti, confidano che Reeves agirà con cautela.
La maggior parte delle persone ritiene che aumenterà leggermente i prestiti per mantenere la fiducia degli investitori.
Barclays Plc ha ribadito questo sentimento, suggerendo che Reeves potrebbe addirittura attendere fino al 2025 per adeguare le norme fiscali, concedendo più tempo per una valutazione adeguata.
Moyeen Islam, stratega dei tassi presso Barclays, ha osservato: “Avere una crisi dei titoli di Stato innescata da una proposta di espansione fiscale potrebbe essere considerata una sfortuna, ma averne due sembrerà una negligenza”, raccomandando di acquistare titoli di Stato anziché obbligazioni tedesche.
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