La diocesi di Ugento–Santa Maria di Leuca prosegue il suo impegno sociale nella lotta contro l’usura, promuovendo l’inclusione finanziaria di soggetti non bancabili. Questo impegno si concretizza attraverso un accordo con Banca Mediolanum, la Fondazione Monsignor Vito De Grisantis e la fondazione collegata all’istituto bancario. L’obiettivo della convenzione è facilitare l’accesso al credito per persone sovraindebitate e in difficoltà economica, offrendo prestiti garantiti che variano da mille a 20mila euro, con una durata massima di cinque anni.
La cerimonia di ufficializzazione è fissata per questa mattina alle 10 presso la Curia Vescovile di Ugento, in Piazza San Vincenzo. All’evento erano presenti Monsignor Vito Angiuli, vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca, Giovanni Pirovano, presidente di Banca Mediolanum, e Don Antonio Morciano, presidente della Fondazione De Grisantis. Don Antonio Morciano ha spiegato: «La Fondazione continua l’opera del compianto vescovo Monsignor Vito De Grisantis, ispirandosi al Vangelo e alla dottrina sociale della Chiesa. Fin dalla sua nascita, la Fondazione ha rivolto particolare attenzione ai giovani non bancabili desiderosi di avviare un’attività imprenditoriale. Dal 2020, riconosciuta dalla Prefettura di Lecce come gestore dei fondi del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), la Fondazione si dedica anche alle famiglie e ai piccoli operatori economici in difficoltà economica e sovraindebitati per prevenire l’usura». Ha poi concluso: «Questa convenzione offrirà a molte famiglie l’opportunità di essere supportate con piccoli prestiti, educandole alla corresponsabilità e aiutandole a uscire dalla logica dell’assistenzialismo per avviare un progetto di promozione umana e di reinserimento nella cittadinanza attiva».
Banca Mediolanum metterà a disposizione della Fondazione Monsignor Vito De Grisantis una linea di credito rotativa con un plafond di 100mila euro, destinata a prestiti con rimborso rateale per soggetti in difficoltà, individuati grazie al lavoro della Fondazione in collaborazione con i Centri di ascolto del territorio. Questo è il secondo accordo che Banca Mediolanum firma in Puglia, dopo aver avviato un percorso virtuoso nel 2022 con la Fondazione Antiusura San Nicola e Santi Medici di Bari, aiutando già 15 famiglie.
Giovanni Pirovano, presidente di Banca Mediolanum, ha dichiarato: «Uno dei principi che guidano la nostra banca è quello di svolgere bene il nostro lavoro, che significa fare credito in modo responsabile. Questo impegno deriva dalla condivisione dei valori cristiani, che si incarnano nella solidarietà praticata in modo efficace e continuativo, come insegnato dal nostro fondatore Ennio Doris. Le banche popolari e le casse popolari sono nate nelle sacrestie per dare credito alla gente comune, agli artigiani e agli agricoltori che non avevano accesso alle grandi banche. Ci ispiriamo ai documenti “Caritas in veritate” di Benedetto XVI e “Laudato si’” di Papa Francesco. Il primo afferma che l’impegno sociale di un’azienda inizia al suo interno, quindi una banca ha le sue responsabilità. “Laudato si’” sottolinea che tutti hanno diritto al lavoro e alla casa, diritti che non possono essere garantiti senza accesso ai servizi bancari e assicurativi. Da qui nasce l’idea del prestito di soccorso». Dal 2009, la banca ha supportato 742 persone, soprattutto donne capofamiglia, superando difficoltà economiche grazie all’accesso al credito e all’assistenza finanziaria. Collabora con 15 Fondazioni Antiusura in 12 regioni, mettendo a disposizione un plafond rotativo complessivo di 4.750.000 euro.
Monsignor Angiuli, ha aggiunto: «La Chiesa è una comunità di fede che vive tra le case degli uomini, ne avverte i bisogni, ascolta le loro richieste e, nella misura del possibile, cerca di venire incontro a chi è in difficoltà con la carità. La povertà è in costante aumento e non sempre le famiglie riescono a vivere con dignità. Questa iniziativa vuole potenziare ulteriormente l’aiuto della comunità cristiana a chi si trova in un momento di bisogno. Lo spirito che ci anima è quello che don Tonino Bello ha definito “il potere dei segni”. Non pretendiamo di risolvere tutti i problemi, ma vogliamo dare piccoli segni che indichino la direzione da prendere, sollecitando tutti gli uomini di buona volontà a guardare alle necessità dei fratelli più poveri e a venire loro incontro con generosità. Non si tratta solo di aiuto materiale, ma della costruzione di una comunità fraterna e solidale».
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