L’analisi di Ferruccio de Bortoli sul disallineamento tra quotazioni finanziarie e conflitti internazionali
Il fatto che i mercati finanziari siano ai massimi mentre il mondo affronta crisi geopolitiche, all’apparenza irrisolvibili, suscita qualche riflessione. Il cinismo degli scambi vince sulle paure umane? Le ragioni degli affari sovrastano tutto?
Parte da questi interrogativi l’analisi di Ferruccio de Bortoli su L’Economia in edicola domani gratis con Corriere della Sera. Dalla prima tempesta petrolifera del 1973 alle tensioni geopolitiche attuali, viaggio tra le oscillazioni delle Borse mondiali quando il pianeta si infiamma: le quotazioni dei titoli scendono, poi ha sempre la meglio andare alla ricerca del possibile vincitore e, quindi, del guadagno. Nel caso delle guerre poi, c’è chi vince e chi perde e i mercati ci puntano. Si può dire, cinicamente, che le guerre facciano bene ai mercati, ne accelerano la selezione dei titoli.
L’eccezione è quella dell’11 settembre 2001, quando i prezzi continuarono a scendere nei due anni successivi per poi riprendersi dopo l’intervento americano in Iraq. Chi cerca un alibi moderno a questa storica indifferenza oggi non può nemmeno chiamare in causa sistemi automatici e algoritmi: la gran parte delle decisioni cruciali sono solo umane.
Da Leonardo ad Almaviva, i piani di Caviro
In questo numero la copertina è nella sezione Finanza ed è dedicata a Roberto Cingolani, il ceo di Leonardo dopo l’intesa con Rheinmetall sui veicoli da combattimento (l’obiettivo è andare oltre l’hardware): entro Natale firma sul caccia di nuova generazione. Poi il progetto per lo spazio.
Molto ricca la sezione dedicata alle Imprese a cominciare da Almaviva, il colosso italiano dell’hitech che prosegue con i programmi di acquisizione di aziende straniere. «Se la competizione industriale del nostro Paese diminuisce, ci rimettiamo tutti — avvisa il presidente Tripi — Con la tecnologia la nostra intelligenza andrebbe chiamata aumentata e non artificiale». Diversifica e pensa all’energia sostenibile Acrobatica: dopo la stagione degli incentivi statali il gruppo guidato da Anna Marras rilancia con progetti di smart living nel condominio, gestione dei pannelli fotovoltaici e supporto a comunità energetiche. Punta alla fascia premium Caviro ma resta in bilico tra Tavernello e le tenute di prestigio: da una parte il vino in brik più famoso d’Italia, dall’altro aziende storiche come Cesari e Leonardo. «Puntiamo a una struttura, una forza vendita diversa e nuove possibilità di investimento — dice Giampaolo Bassetti, direttore generale del gigante della cooperazione — Vogliamo diventare i primi anche nell’alto di gamma».
Nella sezione Professionisti, il sondaggio dei giovani commercialisti: la sostenibilità è vista come specializzazione del futuro.
Infine, nella sezione Patrimoni, il confronto tra casa e Btp. In un quadro di tassi di interesse calanti investire in immobili torna competitivo rispetto al titolo di Stato a otto anni che oggi offre il 2,88% netto. Da Milano (3,3%) a Roma (3,9%), da Napoli (4,1%) a Torino (4,4%), i quartieri dove vince il mattone e quelli dove perde.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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