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I lavori mirano al consolidamento e a ridurre la vulnerabilità sismica della struttura.  Il sindaco: “Emozione vedere lavori iniziati”. Stanziati 3.900.000 euro con decreto del Commissario straordinario alla ricostruzione

Cascia, 30 set. 2024 – “È un’emozione vedere finalmente i muratori lavorare all’interno di uno dei luoghi simbolo di Cascia, chiuso dal 30 ottobre 2016 dopo la scossa di magnitudo 6.5 che ha messo in ginocchio il Centro Italia”.

Lo ha detto il sindaco di Cascia, Mario De Carolis, alla presentazione di quelli che saranno i cantieri e le lavorazioni per il restauro della Chiesa di Santa Maria della Visitazione. “Ringrazio chi ha lavorato per questa progettazione – ha proseguito il sindaco – e per fare in modo che i cittadini possano tornare nella propria parrocchia. Voglio ricordare quanto fu difficile chiudere questa chiesa e renderla inagibile. È davvero un’emozione oggi vedere le porte aperte e veder partire finalmente il cantiere”.

Il progetto, finanziato con un contributo di 3.900.000 euro concesso tramite il decreto numero 282 del 12 aprile 2024 del commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli, presente all’evento di inaugurazione del cantiere, prevede un intervento complesso e articolato. I lavori, che dureranno 742 giorni, mirano a ridurre la vulnerabilità sismica della chiesa, intervenendo sul consolidamento della struttura, il ripristino delle lesioni e l’inserimento di catene e micropali per garantire una maggiore sicurezza.

Durante la presentazione dell’opera si è ripercorsa anche la storia della chiesa per capire ancora meglio da dove derivino le sue fragilità.

“Questa chiesa viene da lontano, già dai romani – ha spiegato l’architetto Luigi Casula – ma la prima vera chiesa è del 1400 come testimoniano anche i resti ritrovati. Nel 1500 venne ingrandita e lo sarà ancora di più dopo il terremoto del 1599 e dopo la scossa terribile del 1703, nel ricostruire fu aggiunta anche la torre campanaria. È stata la dissemetria tra monte e valle a rendere la struttura meno stabile”.

Nello specifico si tratta di “un totale di 99 tipi di interventi diversi – ha sottolineato l’ingegnere Natale D’Ottavio –. Le indagini sulla chiesa sono state fatte per capire se ci fossero problemi di cedimento delle fondamenta, escluso questo, abbiamo potuto verificare la tenuta della struttura di pilastroni, volta e tetto, quest’ultimo particolarmente pesante e spingente. Sono venute fuori alcune carenze che adesso andremo a risolvere. Ogni intervento dovrà fare in modo di migliorare il comportamento strutturale della chiesa ed evitare quello scivolamento a valle che è stato riscontrato negli studi”.

Alla presentazione anche il commissario straordinario alla ricostruzione, Guido Castelli. “Nel corso delle 50mila scosse precedenti e successive il 24 agosto e il 30 ottobre 2016 – ha commentato Castelli –, furono lesionate oltre 1200 chiese e sono davvero grato alla Curia e al Comune di Cascia per la ripartenza che è segnata da questo avvio di cantiere”.

Un evento che è stato letto da tutti come un’occasione per ripartire e per fare rinascere sempre di più il territorio, lo ha sottolineato anche l’assessore regionale alle infrastrutture, trasporti, opere pubbliche e politiche della casa, Enrico Melasecche Germini. “Questo sì che è un segnale di ripartenza – ha aggiunto Melasecche –. Tutto deve essere ricostruito: le chiese, le case e le strade perché il nostro territorio possa tornare a essere fruibile”.

“Ricostruire per ricominciare – ha detto il vescovo Renato Boccardo –, non solo le strutture ma anche i rapporti sociali. Ottimo il fatto di mettersi insieme e lavorare insieme perché grazie a questo siamo davvero riusciti a fare tanto. Qui si sta bene, si vive bene e per questo tutto merita di rinascere. Ci facciamo l’augurio che presto possiamo tornare qui e riprendere qui la vita di comunità”.

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