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Con uno storico sodalizio tra Bernard Arnault e Remo Ruffini, anche Moncler entra tra i grandi brand della galassia Lvmh. Dalla moda agli champagne, dai profumi ai giornali, il gruppo Lvmh è l’indiscusso leader mondiale nel mondo del lusso. Era il 2011 quando mise le mani su Bulgari, poi arrivò Loro Piana e poi la scalata non ha avuto limiti: Fendi, Acqua di Parma, Emilio Pucci, Gucci, Bottega Veneta, Pomellato, Dodo, Sergio Rossi, Brioni. Non solo la passione dei grandi investitori esteri per il lusso made in Italy ha visto anche il fondo di private equity L Catterton mette gli occhi su Tod’s e allearsi con il suo fondatore Diego Della Valle per portare il gruppo fuori dalla Borsa e accelerarne lo sviluppo. Giova ricordare che L Catterton è nato da un accordo tra Lvmh e Catterton (di cui Bernard Arnault è titolare di una percentuale di minoranza).

Si era parlato di un interesse di Lvmh per Ferragamo, invece Arnault ha scelto Moncler. All’indomani dall’uscita dall’azionariato di Carlo Rivetti, fondatore del marchio Stone Island dal 2020 di proprietà di Moncler, il colosso francese Lvmh ha quindi acquisito una quota del 10% di Double R, la holding di proprietà di Remo Ruffini che fa capo a Ruffini Partecipazioni Holding, e tramite la quale l’imprenditore italiano è maggiore azionista (con il 15,8%) della sua Moncler.

L’operazione è di quelle che vengono definite win-winper gli attori in campo: da un lato Lvmh continua ad espandere il suo portafoglio di investimenti entrando seppur in minoranza nel capitale di un gruppo leader della moda; e dall’altro Ruffini garantisce alla sua creatura stabilità rendendola meno contendibile e rafforzando la sua posizione di azionista. In base ai termini dell’operazione, Double R potrà salire in Moncler fino al 18,5% entro 18 mesi. «Il finanziamento di tali acquisti sarà messo a disposizione da Lvmh, che aumenterà il suo investimento in Double R fino al 22% del capitale», recita una nota diffusa ieri.

«Ho sempre ammirato lo spirito imprenditoriale di Bernard Arnault (patron di Lvmh, ndr) e la sua profonda comprensione del settore del lusso e sono felice che supporti così chiaramente le mie ambizioni di lungo termine per gli straordinari marchi del nostro gruppo», ha commentato Ruffini che continuerà a definire e guidare i piani di sviluppo futuri del gruppo, in qualità di presidente e amministratore delegato.

L’alleanza Moncler-Lvmh ha messo le ali al titolo che ieri ha chiuso la seduta con un guadagno del 10,9% a 57,74 euro (Lvmh +3,7%), trainando con sé anche le altre azioni del settore fashion & luxury (Salvatore Ferragamo +5%; Cucinelli +3,8%), al centro dell’interesse degli investitori mentre i riflettori sono puntati sulla Paris fashion week.

A brindare è sicuramente

anche Blackrock che – con una perfetta scelta di tempo – il 25 settembre (quindi 24 ore prima dell’annuncio ufficiale dell’operazione Lvmh) è rispuntata sopra al 5% del capitale sociale di Moncler (5,002%). Intuito perfetto.

 

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