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La stagione dei bonus è finita, tranne per queste agevolazioni, che anzi dovrebbero tornare anche nel 2025.

E nemmeno con una bassa percentuale. Ci sono infatti alcuni bonus edilizi che potrebbero ritornare il prossimo anno addirittura con un’aliquota del 65%: una percentuale notevole se paragonata al resto dei bonus che saranno disponibili il prossimo anno.

Vediamo infatti quali agevolazioni avranno questa percentuale, e chi potrà richiedere i bonus edilizi nel 2025.

Per saperne di più in merito all’argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Informazione Fiscale.

Bonus edilizi 2025, ecco quali agevolazioni avranno il 65%

Davanti agli “obblighi” della Direttiva Case Green (la normativa europea che punta ad abbattere le emissioni di CO2 del settore edilizio), il Governo non poteva eliminare tutti i bonus edilizi oggi in vigore.

E nemmeno abbassare troppo le percentuali di detrazione fiscale previste. Infatti nel 2025 è altamente probabile che verranno riconfermati i seguenti bonus al 65%:

Non sono molti, vero, ma pur di far quadrare i bilanci dello Stato (e in particolare quelli della Manovra 2025), il Governo non può che limitare le “alte percentuali” solo ad alcuni bonus, lasciando ad altri o le briciole o direttamente la cancellazione.

Ci riferiamo ad esempio al bonus ristrutturazione, di cui (appunto) dal 2025 ne rimarranno solo le briciole.

Il bonus infatti non sarà più disponibile al 50% con massimale di spesa a 96mila euro, bensì al 36% con massimale a 48mila. Addirittura dal 1 gennaio 2028 al 31 dicembre 2033 scenderà al 30%.

Se non altro, almeno questo bonus rimarrà disponibile. Non si può dire lo stesso per agevolazioni come il bonus mobili, il bonus infissi e il bonus caldaie a gas: tutte agevolazioni che verranno cancellate a partire dal 1 gennaio 2025, salvo inversioni a U da parte dell’Esecutivo.

Bonus edilizi 2025, a chi spettano queste agevolazioni al 65%

Tornando ai bonus edilizi al 65% previsti per il 2025, purtroppo queste agevolazioni non saranno disponibili per tutti i contribuenti.

Nel caso dell’Ecobonus, stando a quanto dichiarato anche dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni in occasione dell’assemblea di Confindustria, questo bonus edilizio spetterà solo alle prime case.

In poche parole, i proprietari di case dovranno limitarsi alla propria dimora: con questa disposizione non sarà più possibile efficientare gli immobili successivi alla prima casa.

Nel caso del Superbonus, le spese successive al 31 dicembre 2024 saranno tutte al 65%, e questo vale per contribuenti quali condomini e proprietari di edifici da 2 a 4 unità immobiliari.

Soltanto per soggetti come proprietari di case colpite da eventi sismici, oppure Onlus, Odv e Aps, è possibile richiedere il Superbonus addirittura con l’aliquota originaria del 110%.

Invariati per tutti invece saranno gli interventi specifici previsti, come quelli sull?involucro, sul cappotto termico, sul riscaldamento, sulle pompe di calore e sugli infissi.

Bonus edilizi 2025, quanto si potrà risparmiare

Rispetto agli anni precedenti, il risparmio fiscale dei bonus edilizi sarà decisamente più esiguo nel 2025.

Anche se i massimali di spesa rimarranno invariati (caso a parte per il sopraccitato bonus ristrutturazione), l’aliquota ridotta renderà queste agevolazioni accessibili solo per chi ha un’ottima capienza fiscale.

Facciamo qualche esempio. Supponiamo di aver richiesto il Superbonus quando era disponibile (se non al 110%) almeno al 90%.

Con una spesa massima di 96.000, prima la parte a carico era di soli 9.600 euro. Con la percentuale al 65% nel 2025, invece, sarà di 33.600 euro.

Nel caso dell’Ecobonus, se il richiedente è un condominio, anni prima avrebbe beneficiato di una percentuale pari all’85%, mentre dal 2025 si potrà arrivare solo al 65%.

Con il 20 percento in meno di aliquota, il richiedente dovrà pagare quasi 20mila euro in più rispetto a prima.

Se non altro si potrà risparmiare qualcosa, laddove, come già anticipato, dal 2025 molti bonus non ci saranno più o saranno totalmente inutilizzabili.

 

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