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Per le comunicazioni sulla cessione del credito relative ai bonus edilizi non ci saranno seconde chance: dal MEF chiusura totale sulla remissione in bonis. Non c’è più tempo per eventuali ripensamenti

Entro la scadenza del 4 aprile scorso è stato possibile comunicare l’opzione della cessione del credito relativa ai altri bonus edilizi.

Ma il DL n. 39 del 2024 ha chiuso la porta della remissione in bonis escludendo la possibilità di procedere successivamente con eventuali correzioni o comunicazioni sostitutive, una posizione confermata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze anche nelle interrogazioni a risposta immediata che si sono tenute ieri, 27 settembre.

Bonus edilizi e cessione del credito: veto sulla remissione in bonis, nessuna correzione

Il cambio di rotta sulle procedure che i contribuenti beneficiari delle agevolazioni possono seguire ha generato fin da principio un’accesa discussione sul tema e da più fronti è stato chiesto al Governo di tornare sui suoi passi.

Anche il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili qualche settimana fa ha chiesto di sfruttare l’occasione della conversione in legge del DL Omnibus “per consentire ai contribuenti, finalmente, di correggere gli errori commessi in sede di compilazione e presentazione all’Agenzia delle entrate delle comunicazioni di opzione di sconto o cessione (…), il cui termine ultimo di presentazione è scaduto il 4 aprile 2024, con l’esclusione dei soli errori che hanno comportato la comunicazione e il riconoscimento di un credito d’imposta di ammontare minore rispetto a quello che sarebbe stato spettante”.

Ma sulla questione, che è tornata sotto i riflettori nelle interrogazioni a risposta immediata che si sono tenute ieri 26 settembre alla Camera, il Ministero dell’Economia e delle Finanze non ha mostrato alcun segno di apertura.

Le regole sulla comunicazione della cessione del credito relativa ai bonus edilizi rimarranno quelle stabilite dall’articolo 2 del DL n. 39 del 2024 che esclude la possibilità di avvalersi della remissione in bonis e di correggere o sostituire le comunicazioni già inviate entro il 4 aprile 2024.

A riportare la posizione del MEF è stato il sottosegretario Federico Freni.

Bonus edilizi e cessione del credito: veto sulla remissione in bonis, nessuna correzioni

Oltre alla necessità di un intervento normativo, non c’è più tempo per un ripensamento.

Concedere nuovamente la possibilità di inviare delle comunicazioni sostitutive o correttive vorrebbe dire adeguare le procedure informatiche “anche al fine di prevenire abusi e consentirne l’utilizzo solo nei casi ammissibili”: operazione che richiederebbe tempo e risorse.

“Infine, occorre tener presente che la prima rata dei crediti di cui trattasi scadrebbe il 31 dicembre 2024 e, quindi, i cessionari avrebbero poco tempo, dopo la sostituzione della comunicazione errata, per utilizzare detta rata in compensazione tramite modello F24 nel termine suddetto.”

Aggiunge Freni in chiusura.

 

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