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Poche istituzioni finanziarie in Italia possono vantare più di un secolo di storia. Una di queste è la Banca Popolare del Lazio che compie il suo 120° compleanno in quanto nata nel 1904 ad opera di un piccolo gruppo di cooperatori di Velletri che volevano costruire una Banca diversa vicina alle esigenze della gente, dei piccoli artigiani ed agricoltori.

Per festeggiare questo importante evento la Banca ha coinvolto i suoi Soci ed i suoi Dipendenti per una Convention aziendale dal titolo fortemente evocativo “Costruiamo il nostro futuro” che si è tenuta sabato 21 settembre presso l’auditorium Parco della Musica.

L’evento ha registrato un’ampia partecipazione, superiore alle aspettative con oltre 1.600 persone presenti tra Soci e Clienti.

L’evento è stato presentato dal noto conduttore televisivo Nicola Porro che ha sapientemente coordinato le varie relazioni con arguzia e simpatia, rendendo la giornata estremamente piacevole.

L’apertura dei lavori ha visto l’intervento del Presidente di Banca Popolare del Lazio Edmondo Maria Capecelatro che ha ripercorso in un breve intervento la lunga storia di questo istituto di credito, nato in un periodo storico lontano ma ricco di fervore sociale dove l’associazionismo cattolico su spinta della Dottrina Sociale della Chiesa faceva nascere in Italia decine di banche popolari e casse rurali. “La nostra Banca ha un particolare primato in quanto fondata grazie al contributo diretto di un Pontefice, PIO X, che contribuì alla sua fondazione con mille lire raddoppiando il capitale sociale raccolto dai soci di Velletri”. Da allora tanta acqua è passata sotto i ponti, nel 1991 la Banca apre la sua prima filiale a Roma, nel 1994 viene effettuata la fusione con la Banca Popolare di Terracina ed il cambio di denominazione da Banca Popolare PIO X a Banca Popolare del Lazio e nel 2020 la Banca diventa gruppo bancario con l’acquisizione di Banca Sviluppo Tuscia poi ridenominata Blu Banca. Nel Gruppo sono state acquisite nel tempo altre due società specialistiche IFE (Istituto Finanziario Europeo) Società specializzata nel credito ai consumatori e nella Cessione del Quinto dello stipendio e IBS (Istituto San Pietro Broker) specializzato nel brokeraggio assicurativo.

La Banca è profondamente cambiata adattandosi alle mutevoli esigenze della società che da contadina è diventata industriale e poi post-industriale. Ma lo spirito e la mission sono rimasti inalterati e con “l’impegno e la dedizione dei nostri dipendenti che io amo chiamare collaboratori e dei nostri soci costruiremo un futuro ancora pieno di successi

L’intervento successivo è stata una breve ed informale intervista all’Amministratore Delegato di Banca Popolare del Lazio Massimo Lucidi che ha ripercorso la sua storia professionale di 15 anni all’interno del gruppo bancario. “Dopo aver ricoperto importanti incarichi professionali in altre banche popolari dal 2009 sono approdato in questa realtà bancaria solida con una squadra competente e ben diretta. Era appena scoppiata la crisi finanziaria dovuta al fallimento della Lehman Brother, seguita poi dalla crisi del debito sovrano, poi dal Covid ed infine dal periodo attuale di crescenti e preoccupanti tensioni internazionali. In tutto questo periodo la Banca ha sempre distribuito importanti dividendi e si è adattata ai nuovi scenari di mercato cambiando profondamente non solo la struttura societaria ma anche il modello distributivo, con un deciso approccio alle soluzioni digitali”. I tre pilastri della Banca i dipendenti, i soci e i clienti sono stati i fondamentali fattori di successo della nostra crescita. La presenza sul territorio e il modello cooperativo reinterpretato secondo le esigenze del mercato attraverso la costituzione del gruppo bancario rendono questa banca un unicum nel sistema bancario italiano. “Questa Banca è di tutti, appartiene ai suoi soci ed al suo territorio non ha padroni

I nostri clienti percepiscono questa diversità nell’approccio informale e diretto con poca burocrazia, “nella nostra banca un affidamento anche di valore elevato prevede un numero limitato di passaggi deliberanti a differenza degli istituti di credito di maggiori dimensioni”.

Monitoriamo attraverso specifiche indagini biennali di Customer Satisfiction la soddisfazione dei nostri clienti in modo da poter intervenire sui nostri punti di debolezza nel modello di servizio. Altra caratteristica fondamentale è un positivo clima aziendale certificato da indagini indipendenti. Un elevato senso di appartenenza dei nostri dipendenti, un attaccamento alla maglia che ci è invidiato dal resto del sistema bancario.

Basti pensare che di tanti dipendenti “io ricordo solo i nomi e non i cognomi” a testimonianza di un ambiente informale e familiare dove si è conosciuti e riconosciuti per il proprio contributo personale e professionale.

I risultati aziendali ci danno ragione, masse intermediate ed utili sono costantemente in crescita ed abbiamo rubato fette del mercato retail ai grandi istituti bancari. La recente ispezione di Banca D’Italia ha confermato il buon andamento della nostra gestione e si è conclusa senza importanti rilievi di vigilanza.

“Crediamo che il modello delle banche popolari e della banca di relazione e di prossimità rimarrà fondamentale anche per il prossimo secolo.

La giornata è continuata con una vivace tavola rotonda che ha avuto come tema centrale il cambiamento e l’innovazione. Il Dott. Antonio Frontera cardiologo specializzato nei disordini del ritmo cardiaco presso l’ospedale Niguarda di Milano ha mostrato come la tecnologia digitale e l’intelligenza artificiale stanno rivoluzionando anche la scienza medica con risultati inimmaginabili fino a poco tempo fa. La tecnologia però senza la cultura è una scatola vuota. “Sapere è Potere oppure competence builds confidence come si dice nel mondo anglosassone.

Innovare significa elevare la cultura a saggezza, l’intelligenza artificiale avendo la capacità di analizzare e sintetizzare un enorme numero di dati può prendere delle decisioni perfette ma sentire con il cuore con etica e compassione, rimane e rimarrà una capacità fondamentale ed esclusivamente umana”.

Con l’intervento successivo si è tornati nel mondo bancario con il contributo di Silvia Attanasio

Presidente di ABI-LAB la struttura dell’Associazione Bancaria Italiana specificatamente dedicata ai temi dell’innovazione nel mondo del credito e del risparmio.

L’innovazione in banca è complessa in quanto deve contemplare un quadro di regole normative ampie e articolate e contemporaneamente non intaccare il patrimonio principale di ogni banca la fiducia. Il valore aggiunto è nella relazione se una macchina può svolgere bene un determinato compito farlo fare ad un essere umano è uno spreco.

È fondamentale però che la tecnologia disegni processi semplici user friendly altrimenti la burocrazia si trasferisce dallo sportello allo schermo. Bisogna proprio abrogare mentalmente l’idea del modulo lungo ed incomprensibile da compilare.

La parola è poi passata a Bruno Botta professore universitario rettore di Unitelma Sapienza la facoltà digitale del noto ateneo romano che sperimenta un modello di didattica basato sull’e-learning ma con esami che vengono svolti in presenza.

La platea di studenti della nostra facoltà si caratterizza per l’elevata presenza di studenti lavoratori per la comodità di fruizione delle lezioni da remoto, senza essere vincolati ad un orario prestabilito. Fondamentale per questo modello di approccio didattico asincrono è il controllo della qualità della didattica erogata e del continuo aggiornamento del docente.

La visione degli imprenditori sull’innovazione è stata data da Umberto Deodati che ha fondato nel 2008 insieme ad altri tre studenti la propria impresa nel settore delle energie rinnovabili. Durante il suo intervento l’imprenditore ha rimarcato il ruolo della nostra Banca nella crescita e nello sviluppo della sua azienda. “La Banca ha scommesso su di noi e sulle nostre idee e ci ha concesso credito e fiducia quando eravamo solo una piccola start up”. Questa affermazione ha generato un divertente siparietto con il conduttore Nicola Porro che ha rimarcato come tali storie positive spesso non vengono raccontate dagli organi di informazione che si concentrano solo sugli scandali finanziari delle banche e non sul contributo positivo ed innegabile che specie le piccole banche danno allo sviluppo delle start up. “Senza una banca che ti finanzia una start up dove va?” 

L’imprenditore si è poi soffermato sul modello di leadership della sua azienda basato su una gestione efficace delle risorse umane e sulla promozione di un ambiente collaborativo che ha permesso all’azienda di crescere e adattarsi al mercato in un settore come quello delle energie rinnovabili, adesso sulla bocca di tutti ma che nel 2008 era sostanzialmente semisconosciuto.

La visione del mondo delle assicurazioni sull’innovazione è stata fornita da Silvia Cantaro responsabile dello Sviluppo reti e progetti di business di Arca Vita e Assicurazioni. Il cambiamento è ormai una perenne presenza della nostra società. L’incertezza è una costante. Noi compagnie assicurative siamo in qualche maniera avvantaggiate in questo nuovo scenario in quanto per mestiere stimiamo ed assicuriamo i rischi. In questi ultimi anni è profondamente cambiato il nostro approccio all’analisi dei rischi. Abbiamo capito che un’analisi dei fenomeni basata sulle sole serie storiche, su quanto è accaduto in passato è inefficiente. Abbiamo quindi affiancato a questa una analisi che si basa anche sulla previsione delle tendenze future. I nostri studi hanno identificato 17 macrotrends della società italiana. È interessante vedere come macrotrend già da tempo analizzati sono solo ora percepiti dal grande pubblico (ad esempio il cambiamento climatico) mentre altri rimangono ancora sottotraccia ma risultano già molto evidenti agli analisti. Per esempio, i dati ISTAT ci mostrano che ad oggi in Italia le famiglie unipersonali cioè composte da una sola persona sono il 33% del totale cioè 1 su 3, questo numero è destinato a salire portandosi al 40% nel 2040. Questa nuova tipologia di composizione delle famiglie rischia di avere un effetto devastante sull’assistenza degli anziani per fortuna sempre più numerosi nelle nostre società dove si vive molto più a lungo di un tempo. Sempre i dati ISTAT ci dicono che ad oggi nella fascia 75-85 anni solo 3 anziani su 10 sono non auto sufficienti ma la percentuale si inverte per la classe di età successiva (85-95 anni). Il welfare familiare che ad oggi faticosamente supplisce a questa esigenza di assistenza agli anziani, vista la nuova composizione delle famiglie, non sarà più in grado di farvi fronte. “Chi assisterà questa massa di persone anziane non autosufficienti in un futuro ormai prossimo? Esistono polizze assicurative a copertura di questo rischio (le cosiddette long term care) eppure, ad oggi solo il 2% della popolazione italiana si è assicurata per tale rischio a testimonianza di una mancata consapevolezza del problema nella nostra società”.

La tavola rotonda si è poi chiusa con l’intervento di un giovane imprenditore innovativo Daniele Pelleri esperto nelle trasformazioni digitali e nello sviluppo di soluzioni innovative. La mia storia comincia nel 2008 quando vengono inaugurati i market place: Play store ed Apple Store. Abbiamo sviluppato con grande successo un’applicazione che permetteva di sviluppare App anche senza avere conoscenze tecnico informatiche. Oggi i confini dell’intelligenza artificiale mostrano scenari nuovi. La nuova Intelligenza artificiale generativa è in grado di sperimentare nuove idee, oppure di creare i cosiddetti Agent, cioè, robot in grado di svolgere dei task anche complessi in completa autonomia senza l’ausilio e il controllo degli esseri umano. “Non dobbiamo aver paura di questa nuova tecnologia ma dobbiamo avere nuove regole e norme per poterla gestire”.

Dopo l’interessante tavola rotonda la convention ha visto la presenza di un ospite di eccezione il famoso allenatore dai trascorsi romanisti Fabio Capello.

Dirigere una squadra è un po’ come dirigere un’azienda gli ingredienti di successo sono identici. Il grande allenatore ha allietato la sala con vari aneddoti della sua lunga carriera. “Il giocatore più forte che ho allenato nella mia carriera è Ronaldo il fenomeno, eppure è un giocatore che ho mandato via dal Real Madrid perché pur essendo un grande campione non si integrava con la squadra ed il suo comportamento aveva un effetto deleterio sullo spogliatoio. Ed ho avuto ragione, infatti, dopo l’esonero vincemmo quel campionato recuperando 9 punti sul Barcellona”

In una squadra come in un’azienda i grandi talenti che non si integrano con il gruppo non sono utili ed a volte creano più danni che vantaggi.

Il grande allenatore e campione sportivo ha poi proseguito il suo speech sempre illustrando il parallelismo che c’è tra il mestiere di allenatore e quello di amministratore delegato di un’azienda coinvolgendo nei suoi discorsi anche l’AD di Banca Popolare del Lazio Massimo Lucidi.

La forza evocativa del mondo dello sport può essere di esempio per le aziende. I fattori di successo di una squadra, sia in azienda che sul campo di calcio sono i medesimi: senso di appartenenza (l’attaccamento alla maglietta), obiettivi chiari e sfidanti (l’asticella sempre alta), comunicare bene e con rispetto, coniugare il talento con il coraggio.

Altro momento importante dell’evento è stata la premiazione dei soci della Banca Popolare del Lazio che si sono particolarmente distinti negli anni per lo sviluppo della stessa.

Sono stati premiati i soci: Bruno Tondi, Enrico Censi, Giovanni Amuro, Benito Morelli e Annamaria Prosperi moglie del defunto Presidente Renato Mastrostefano.

La consegna di quest’ultimo premio ritirato dalla figlia Paola Mastrostefano è stato un momento particolarmente intenso ed i presenti hanno dedicato un lungo applauso per ricordare la figura del compinto presidente.

L’evento si è concluso con il concerto dell’Orchestra Italiana noto gruppo musicale fondato da Renzo Arbore che ha allietato i numerosi ospiti con un vasto repertorio della canzone napoletana.

Dopo questo evento Il Gruppo Banca Popolare del Lazio ha in cantiere altri importanti progetti.

Per ampliare le modalità di contatto con i propri soci il gruppo bancario lancerà a breve un’ App ed un portale Web che rappresenterà il principale strumento di comunicazione di eventi e iniziative nonché dei vantaggi previsti per i Soci della Banca in termini di servizi bancari ed extra bancari. Attraverso questo strumento nella logica della Banca locale è in corso di costruzione una rete di esercenti di territorio che nei più svariati campi dalla ristorazione, al tempo libero, dalla salute ai viaggi offriranno a tariffe scontate i loro servizi ai nostri soci ed ai loro familiari.

Una maniera virtuale di creare comunità sul territorio con lo stesso spirito di 120 anni fa in un mondo digitale, tecnologico ma dove la relazione e la fiducia rimangono i valori portanti di una banca di vicinato.

 

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