Napoli capitale mondiale della mozzarella di bufala campana. Parte oggi la due giorni del primo Convegno Internazionale sulla Mozzarella di Bufala e i Latticini. L’evento, ospitato al centro congressi dell’università Federico II, vede relatori da tutto il mondo. Il convegno, primo del suo genere, è organizzato dal Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop, dall’ateneo federiciano con i dipartimenti di Medicina Veterinaria e Produzioni animali e di Agraria e dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno. Due giorni di studi che termineranno domani, all’insegna dell’innovazione senza però dimenticare la tradizione. Oltre a condividere le ricerche e le scoperte più recenti, si parlerà anche di Intelligenza Artificiale a tutela del consumatore.
«La mozzarella di bufala campana ha raggiunto dei livelli qualitativi e di importanza mondiale e quindi – ha commentato Domenico Raimondo, presidente del Consorzio di Tutela – bisognava iniziare il primo convegno qui. Fra due anni faremo tornare, dopo circa venti anni, il convegno mondiale della bufala sempre a Napoli.
Con questo prodotto facciamo circa il 14% del pil della regione Campania. Qualche anno fa siamo stati classificati come con un budget da 1.2miliardi. I numeri crescono sempre di più e da qualche mese ci siamo affidati non solo agli ispettori umani, ma anche a quelli dell’intelligenza artificiale. Questo ci sta aiutando moltissimo a scoprire tanti falsi».
«La razza mediterranea è la più importante al mondo e qui – ha aggiunto Antonio Limone, direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico – ci sono le migliori expertise al mondo nel settore lattiero-caseario, nella produzione, nell’allevamento e nella genetica. Non è banale per noi la mozzarella di bufala, la tradizione dell’allevamento bufalino in questa regione è antichissimo». «Il contributo del Dipartimento è determinante, ‒ Aniello Anastasio, direttore del Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali ‒ uso questo aggettivo perché l’intero comparto, produzione, allevamenti e indotto, è fatto in collaborazione col nostro Dipartimento, in particolare con il gruppo del professore Campanile».
«Inauguriamo una nuova fase, – ha concluso Matteo Lorito, rettore della Federico II – facciamo il primo congresso mondiale sulla mozzarella di bufala. Non si era mai fatto, sembra incredibile. Raccontiamo la storia meravigliosa di questo prodotto nato tantissimi anni fa e oggi diventato traino del Pil agroalimentare nazionale, che a sua volta è tra le componenti più importanti del Pil nazionale italiano. C’è anche un’attenzione della tecnologia e della scienza, solo qualche mese fa abbiamo fatto partire NINA, una signorina virtuale che gira il web alla ricerca dei falsi, dei prodotti che richiamano la mozzarella di bufala, facendo poi azioni di contrasto».
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