LECCE – Tra le 165 attività economiche alle quali è stato attribuito dalla Regione il titolo di “attività storica e di tradizione” con l’ultima determina del dirigente della sezione Promozione del commercio, Artigianato e Internazionalizzazione delle imprese, 20 hanno sede in provincia di Lecce.
Il riconoscimento scaturisce dalle disposizioni della legge 30 del 2021 “Promozione e valorizzazione delle attività storiche e di tradizione della Puglia”. Nella regione, infatti, è diffuso il patrimonio di attività che rappresentano testimonianza storico culturale del territorio. Secondo quanto previsto nella legge, sono considerate attività storiche e di tradizione quelle caratterizzate da una combinazione di fattori legati alla continuità nel tempo dell’attività, dell’insegna e delle tipologie di prodotti offerti, alla collocazione in strutture architettoniche, artistiche e decorative di pregio, nonché in contesti urbani di particolare interesse, al mantenimento di attrezzature storiche, alla espressività sociale, economica e culturale dell’offerta e dell’ambientazione in stretta coerenza con il contesto locale.
Per la provincia di Lecce, le attività sono: il pastificio “In.Del.” di Dario Ingrosso, Lecce; la Botteguccia di Vito Lisco, abbigliamento, Porto Cesareo; Basso Sas di Dario Morganti, di Maglie, che si occupa di installazione di bruciatori per riscaldamento; Domenico Maraschio, meccatronico, Ruffano; Albino Mello, fabbro, Monteroni di Lecce; Gmg srl (Pasticceria Chantilly), Lecce; Patrizio Cappa, lavorazioni dolciarie, Monteroni di Lecce; Calp Paralumi Rizzello di Giuseppa Scalò, Lecce; Giuseppe Tommasi, pasta fresca, Calimera; Benegiamo srl, prodotti di ceramica per usi domestici, di Cutrofiano; Alberto Guido & figli, Lecce; Popillo di Raffaele De Giorgi, pasticceria fresca, San Cesario di Lecce; Arte Sacra di Claudio Riso, lavorazione della cartapesta, Lecce; Punto Chiave Snc di Ardito Alessandro, Francesco & c, Lecce; chiosco bar La Torre di Vincenza Filograna, Gallipoli; Caffè Bellini, Gallipoli; La Commerciale dei fratelli Chianella, materiali per l’edilizia, Gallipoli; Le Fontanelle, trattoria, Gallipoli; White 7, negozio di abbigliamento, Lecce; bar ristorante Lido York di Alfredo Prete, San Cataldo.
“Con grande orgoglio – ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci – in tre anni abbiamo riconosciuto e promosso il valore e l’impegno sul territorio e per le comunità di 956 attività storiche (151 in provincia di Lecce, ndr), vale a dire le attività commerciali più antiche di Puglia. Dietro a ciascuna insegna, c’è il lavoro di intere famiglie che sono state in grado, anche nei momenti più difficili per l’economia locale, di tenere duro e di continuare, salvaguardando così il benessere dell’intera collettività. A loro dobbiamo un riconoscimento che non è soltanto la promozione del loro marchio tramite le targhette e le vetrofanie, elemento importante per la promozione nei circuiti turistici, ma è soprattutto un supporto concreto. La legge prevede, infatti, interventi tra cui contributi a fondo perduto, agevolazioni per l’accesso al credito, agevolazioni, premialità o riduzioni per tributi regionali, imposte e tariffe comunali, supporto per i contratti di apprendistato per l’ingresso delle giovani e dei giovani nel mondo del lavoro, premialità nella promozione di bandi regionali per la tutela delle imprese territoriali, promozione dell’elenco regionale nei circuiti turistici, promozione di percorsi formativi specifici per titolari e dipendenti per tutelare l’identità delle attività delle imprese storiche e di tradizione del territorio pugliese”.
La cerimonia di conferimento degli attestati alle imprese riconosciute nel corso del 2024 come Attività storiche Patrimonio di Puglia (con anzianità oltre i 70 anni) e ai Maestri Artigiani riconosciuti nel corso del 2023/2024 si terrà il 2 ottobre in occasione della 87esima Fiera del Levante presso il padiglione 152.
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