Prestiti personali immediati

Mutui e prestiti aziendali

Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoaste
01_post_Lazio
Abruzzo
Agevolazioni
Agevolazioni #finsubito
Alghero aste
Cagliari aste
Chieti
Emilia Romagna aste
Firenze aste
Italia aste
L'Aquila
Lazio aste
Lombardia aste
News aste
Olbia aste
Post dalla rete
Roma aste
Sardegna aste
Sassari aste
Toscana aste
Zes agevolazioni
   


Il rallentamento vistoso del lusso non scoraggia gli investimenti. L’83% degli operatori finanziari, tra quelli interpellati da Deloitte per il suo «Fashion&Luxury Private Equity and Investors Survey 2024», continuerà infatti a investire nonostante i timori sulla Cina e i conflitti internazionali in corso. Il sondaggio, condotto su un panel di 114 aziende e presentato oggi nell’ambito del salone White, ha dunque confermato un certo dinamismo del settore moda-lusso. Che già nel 2023 aveva visto concludersi 358 deal a livello globale: 66 operazioni in più rispetto all’anno precedente.

Abbigliamento e accessori in testa per attrattività. Interessano le Pmi

«Sebbene persista una situazione di incertezza macroeconomica e geopolitica, gli investitori nel settore del Fashion&Luxury stanno rispondendo ai rapidi cambiamenti del mercato in modo efficace e tempestivo, facendo leva sulle attività di M&A – ha dichiarato Elio Milantoni, SeniorPartner M&A di Deloitte Financial Advisory – Infatti l’83% dei fondi sta valutando di investire in un asset di F&L, con elevato interesse, in particolare, per il settore manifatturiero di abbigliamento e accessori (30%), cosmetici e profumi (26%), arredamento (19%) e vendita al dettaglio di abbigliamento e accessori (11%). Inoltre, l’attenzione di più della metà degli investitori è focalizzata principalmente sugli investimenti in aziende di medie e medio-piccole dimensioni, con un chiaro obiettivo di consolidamento del settore F&L». Gli fa eco Massimiliano Bizzi, presidente e founder di White: «Le Pmi rappresentano una forza economica fondamentale, soprattutto in Italia, per diverse ragioni, prima fra tutte per il contributo all’economia, rappresentando il tessuto produttivo e contribuendo in maniera determinante al Pil e all’occupazione. Non mi stupisce dunque che esse rappresentino oggetto di interesse per gli investitori. (…) Perciò, sostengo che per la fine del 2024 e per gli anni a venire la maggior parte degli investitori finanziari non continuerà a investire nel lusso, che mostra già segnali di debolezza importanti, ma invertirà la rotta, investendo su nuovi brand e su piccole medie aziende che oggi sono il nuovo lusso».

M&A, nel 2023 aumentate le operazioni

Nel 2023 si è registrato un incremento significativo delle operazioni M&A. Nello specifico i settori più attrattivi sono Apparel&Accessories (30%), Cosmetics&Fragrances (26%) e Furniture (19%). Il mercato M&A è stato trainato da settori come Hotel (+46 deal rispetto al 2022), Apparel&Accessories (+28), Cars (+15 ) e Yachts (+13). Si è registrato invece un calo delle operazioni nei settori Furniture e Cosmetics&Fragrances, rispettivamente a -23 e -8 rispetto all’anno precedente. A livello geografico l’Asia ha mostrato la maggiore crescita con un incremento di +30 deal sul 2022, seguita da Europa (+17) e Nord America (+17). Invece sul fronte delle IPO il 2023 è stato un anno a rilento per le quotazioni del settore moda, che ha registrato il calo di una IPO rispetto al 2022.

La Cina in testa ai timori

Nel 2024, anno che è stato finora il più complesso per i marchi del lusso, i timori degli investitori sono concentrati sul rallentamento della Cina, dovuto anche alla crisi del real estate che ha impattato sui patrimoni e anche sulla fiducia dei consumatori, che è considerato un fattore rilevante da quasi 7 operatori su 10. A seguire, l’incertezza macroeconomica (55%), il rischio di interruzione della supply chain (45%), i conflitti internazionali in corso (38%) e le elezioni negli Stati Uniti (21%).

«Nonostante il recente rallentamento, – ha commentato Ida Palombella, Global Fashion &Luxury Co-leader di Deloitte – la Cina è destinata a superare l’Europa e le Americhe per diventare il più grande mercato del lusso a livello globale con quasi il 25% degli acquisti entro il 2030. Molte aziende stanno attuando strategie ad hoc per raggiungere le generazioni più giovani, investendo molto in soluzioni informatiche e digitali in quanto le generazioni Y, Z e Alpha rappresenteranno quasi l’85% degli acquisti globali entro il 2030. Ed entro quell’anno si prevede che i negozi monomarca e l’online diventeranno i canali principali per gli acquisti di lusso con quasi il 60% di quota di mercato. Per sostenere la crescita futura, infine, le aziende stanno investendo in infrastrutture tecnologiche più solide e su una strategia di prezzo basata sull’esclusività e sul concetto di edizione limitata».

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui