Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoaste
01_post_Lazio
Abruzzo
Agevolazioni
Agevolazioni #finsubito
Alghero aste
Cagliari aste
Chieti
Emilia Romagna aste
Firenze aste
Italia aste
L'Aquila
Lazio aste
Lombardia aste
News aste
Olbia aste
Post dalla rete
Roma aste
Sardegna aste
Sassari aste
Toscana aste
Zes agevolazioni
   


Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Como hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale lariano nei confronti di 7 persone – sei in carcere e una ai domiciliari – nell’ambito dell’indagine denominata “Casa fantasma” che ha riguardato un sodalizio dedito alle frodi in materia di bonus edilizi (bonus ristrutturazione, ecobonus e bonus facciate).

In particolare le indagini, iniziate nel 2022, si sono concentrate su una società con sede a Como e operante nel settore dell’edilizia che, negli ultimi anni, aveva avuto un’esplosione di fatturato passando da ricavi di poche migliaia di euro ad oltre 36 milioni, in assenza di mezzi, attrezzature e personale.

Le investigazioni hanno rivelato come gli indagati avessero messo in piedi un sofisticato meccanismo fraudolento finalizzato alla creazione, cessione e monetizzazione di falsi crediti d’imposta per lavori mai eseguiti ovvero iniziati e mai completati, per complessivi 36.413.735 euro.

I finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria di Como hanno ricostruito le diverse fasi della frode architettata dal sodalizio che prevedeva, in un primo tempo, la produzione di documentazione amministrativo contabile completamente falsa necessaria a simulare l’effettuazione dei lavori e creare quindi i presupposti per la fruizione dei bonus.

Nello specifico, sono state esaminate 579 comunicazioni presentate dalla società all’Agenzia delle entrate per generare i falsi crediti di imposta a fronte di ristrutturazioni, lavori di efficientamento energetico e di restauro delle facciate effettuati prevalentemente in Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria.

Le investigazioni, condotte mediante l’audizione di alcuni committenti dei lavori oggetto dei bonus, l’effettuazione di sopralluoghi, l’acquisizione degli estratti conto bancari, l’esame delle pratiche edilizie presentate ai Comuni nonché della documentazione trasmessa agli intermediari cessionari dei crediti d’imposta, ha consentito di riscontrare, ad esempio, l’inesistenza di alcuni immobili oggetto degli asseriti lavori ovvero la mancanza delle previste comunicazioni obbligatorie (es. CILA e SCIA), la falsificazione sia dei contratti di appalto, risultati stipulati con clienti del tutto ignari, sia delle attestazioni di pagamento create ad arte mediante l’utilizzo di semplici programmi di grafica.

Nella seconda fase della frode la società, dopo aver perfezionato la procedura telematica con l’Amministrazione finanziaria, provvedeva a cedere a terzi i falsi crediti d’imposta generatisi ai danni degli ignari committenti risultati fruitori del cd. “sconto in fattura”. La canalizzazione dei crediti è avvenuta in parte verso altri soggetti giuridici che li hanno utilizzati in compensazione nelle proprie dichiarazioni dei redditi ovvero ne hanno fatto oggetto di ulteriori trasferimenti, in parte ceduti ad intermediari finanziari per ottenere l’immediata monetizzazione. Infatti, a fronte di falsi crediti d’imposta ammontanti a 36.413.735 euro, un valore nominale di 14,2 milioni è stato ceduto a terzi soggetti, 12,1 milioni è stato oggetto di cessione ad istituti di credito (ottenendo un corrispettivo di oltre 7,4 mln) mentre la restante parte, pari a 9,9 mln, è risultata nella disponibilità della società.

L’ultimo step del meccanismo fraudolento è consistito nella commissione di numerosi reati tributari, mediante il ricorso a quattro società “cartiere”, al duplice fine di drenare la liquidità accumulata con la monetizzazione dei falsi crediti e di abbattere la tassazione sui redditi e l’IVA originatasi dall’ingente mole di fatturato derivante dall’esecuzione dei falsi lavori edili.

Al termine delle indagini il competente Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Como, su richiesta della Procura della Repubblica, ha disposto l’esecuzione di misure cautelari personali nei confronti dei 7 soggetti ritenuti responsabili, in concorso, dei reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, dei reati tributari emissione di fatture per operazioni inesistenti, dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture inesistenti, omesso versamento IVA  e indebita compensazione di crediti non spettanti.

Disposto anche il sequestro preventivo diretto e per equivalente di beni riconducibili agli indagati fino a concorrenza di 28,5 milioni di euro quale profitto del reato di truffa aggravata ai danni delle Stato e dei reati tributari e il sequestro impeditivo dei crediti d’imposta fittizi nella disponibilità della società.



 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui