La vicentina City Green Light, società attiva nel settore dell’illuminazione pubblica, dell’efficienza energetica e dei servizi per la smart city, partecipata dal Fondo Italiano per l’Efficienza Energetica (FIEE), dal fondo infrastrutturale paneuropeo Marguerite e dalla Banca europea per gli investimenti (BEI), sta facendo tesoro del finanziamento da 197 milioni di euro ottenuto a fine settembre 2023 per sostenere il suo piano di crescita anche attraverso operazioni di m&a (si veda altro articolo di BeBeez), e ha messo a segno la sua terza operazione acquisendo la veronese Smart Parking Systems, società partecipata da Intercomp e specializzata in tecnologie innovative per i parcheggi (si veda qui il comunicato stampa).
City Green Light è stata assistita da Deloitte Legal come advisor legale. Intercomp è stata assistita da Osborne Clarke in qualità di advisor legale.
Nata dallo scorporo della business unit smart parking di Intercomp, Smart Parking Systems è specializzata nella realizzazione di tecnologie per la gestione del parcheggio e dello spazio pubblico: dall’accertamento della sosta alla rendicontazione, dalla manutenzione alla pianificazione. A oggi la società vanta un’esperienza nella gestione di circa 15.000 stalli in più di 80 realtà tra comuni e aziende.
L’acquisizione fa parte, come detto, di una più ampia strategia di espansione attraverso operazioni di M&A, già avviata con l’acquisizione lo scorso marzo di Termotecnica Sebina specializzata nella progettazione, realizzazione e manutenzione di impianti tecnologici, meccanici, elettrici, opere speciali e infrastrutture (si veda altro articolo di BeBeez) e, precedentemente a ottobre 2023, con l’acquisizione del ramo d’azienda illuminazione pubblica di Ceie Power srl (si veda altro articolo di BeBeez).
“L’acquisizione di Smart Parking Systems rappresenta la nuova tappa di un percorso di crescita articolato avviato nel 2023, previsto dal piano industriale di City Green Light, che punta ad aumentare la competitività aziendale nei servizi di efficientamento energetico attraverso una strategia di M&A mirate, che proseguirà nel corso dell’anno. In questo modo vogliamo estendere le aree di competenza dell’azienda per offrire a enti pubblici e privati un interlocutore unico, in grado di gestire tutti gli aspetti connessi all’efficientamento e alla razionalizzazione delle risorse degli ambienti urbani”, ha detto Arturo D’Atri, Business Development Director di City Green Light.
“Questa operazione è un passo importante nella strategia di espansione di City Green Light, che dimostra la capacità dell’azienda di intercettare le grandi sfide legate alla digitalizzazione e all’efficientamento, e il suo impegno per fornire soluzioni tecnologiche all’avanguardia. Il tema smart mobility è infatti considerato di grande importanza dall’83% dei comuni italiani con popolazione superiore ai 15mila abitanti, come ha rilevato l’Osservatorio Connected Car & Mobility 2023 del Politecnico di Milano”, ha aggiunto Alessandro Visentin, ceo di City Green Light.
Nel corso del 2023 lo sviluppo di progetti di smart road & smart infrastructure ha subito una forte accelerazione sia in Italia sia fuori confine. In particolare, dei 258 progetti censiti a partire dal 2015 a livello globale dall’Osservatorio Connected Car & Mobility del Politecnico di Milano, ben 141 sono stati lanciati nel biennio 2022-23 (2023: 70; 2022: 71, +48% vs 2021). In Italia sono 19 le iniziative attivate negli ultimi tre anni, a riprova dell’impegno e dell’interesse del Paese su questo fronte.
A questo proposito tra le case history più rilevanti realizzate da Smart Parking Systems “va citato il progetto implementato nella città di Treviso, dove grazie alla gestione smart dei parcheggi, è stato possibile offrire più permessi ai residenti senza aumenti nel numero di sanzioni emesse e diminuire la tariffa minima lasciando invariato il numero di stalli disponibili”, si legge in una nota.
Sempre in Italia, tra i progetti più rilevanti dell’ultimo biennio, le installazioni a Cantù (CO) con circa 700 stalli adibiti alla sosta a pagamento e Cagliari con 1.000 stalli per migliorare la fruibilità dei parcheggi riservati ai residenti e con la previsione di un ulteriore ampliamento.
Tra i progetti fuori confine, infine, spicca il progetto implementato a Cipro dove, nella città di Pafos è stata realizzata l’installazione internazionale di smart parking più grande nel biennio 2020-2021 con oltre 3.000 stalli per gestire i picchi di presenze che si registrano nei mesi estivi.
Guidata dall’ad Visentin, e con sede a Vicenza, City Green Light è nata nel 2017 dal conferimento del ramo pubblica illuminazione di Gemmo spa, ed oggi è il primo operatore privato di illuminazione pubblica in Italia. È presente in oltre 330 comuni, e vanta una consolidata esperienza nella gestione di oltre 1 milione di punti luce, gallerie urbane ed extra urbane, sistemi di videosorveglianza e gestione e riqualificazione di edifici.
Il fondo FIEE è stato il primo a entrare nel capitale nel febbraio 2018, con un investimento iniziale di 33 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez), ampliato appena tre mesi più tardi a oltre 58 milioni di euro. Dal 2018 anche il fondo Marguerite II, con un investimento iniziale di circa euro 40 milioni, è presente nel capitale della società (si veda altro articolo di BeBeez). A oggi il capitale fa capo per il 40,72% a Marguerite Infrastructure II sarl e per il resto a FIEE sgr, sia direttamente (33,77%) sia attraverso IPIN 2E spa (25,51%), veicolo gestito per conto della BEI.
Lo scorso gennaio MF Milano Finanza ha riferito di rumor secondo i quali gli azionisti avrebbero deciso di valorizzare la loro partecipazione e per questo avrebbero dato mandato a Morgan Stanley. Si parla di una valutazione del gruppo di circa 700-800 milioni di euro.
Il gruppo ha chiuso il 2023 con ricavi per 141,7 milioni di euro, un ebitda di 51,2 milioni e un debito finanziario netto di 13 milioni (si veda qui il report di Leanus, una volta registrati gratuitamente). Sul fronte del debito, come accennato sopra, ricordiamo che a fine settembre 2023 il gruppo ha ottenuto un prestito da 197 milioni, con scadenza a 7 anni. Gli istituti coinvolti erano stati Intesa Sanpaolo, Cassa Depositi e Prestiti, UniCredit, BNL BNP Paribas e Sparkasse – Cassa di Risparmio di Bolzano. Intesa aveva agito anche in qualità di green loan coordinator per la strutturazione delle linee green, per un importo di 192 milioni, nell’ambito di un’operazione che era stata assistita soltanto parzialmente dalla Garanzia Green di SACE (per 96 milioni).
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