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Il Museo Revoltella di Trieste si prepara ad accogliere tre eventi imperdibili per gli appassionati di arte e cultura. Tra il 17 settembre e il 1 ottobre 2024, nell’Auditorium “Marco Sofianopulo”, verranno presentati al pubblico tre volumi di rilevanza scientifico-culturale, a cura di storici dell’arte e professionisti del settore museale della nostra regione. Gli incontri, previsti per le ore 17:30, offriranno l’occasione di esplorare opere e temi fondamentali dell’arte contemporanea e del Novecento.

Primo incontro: l’arte italiana degli anni Sessanta

Il ciclo di eventi si aprirà il 17 settembre 2024, con la presentazione del volume “Italia Sessanta. Dal boom al pop. Arte, moda, design”, curato da Carla Cerutti, Lorenzo Michelli, Enrico Minio Capucci e Raffaella Sgubin. Questo catalogo accompagna la mostra attualmente in corso a Palazzo Attems Petzenstein a Gorizia, che rimarrà aperta fino al 27 ottobre.

La mostra, organizzata da ERPAC FVG (Ente Regionale Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia), esplora un decennio cruciale della storia italiana, segnato da profondi cambiamenti sociali e culturali. Il Museo Revoltella ha dato il suo contributo alla mostra, prestando sette opere d’arte degli anni Sessanta, tra cui spiccano lavori di artisti come Getulio Alviani, Lilian Caraian, Claudio Palcic, Enzo Cogno e Nino Perizi.

Il volume non si limita a illustrare i pezzi esposti, ma include anche quindici saggi firmati da esperti di arte, moda e costume. Gli anni Sessanta sono descritti come un periodo di “complessi mutamenti sociali e politici”, in cui l’Italia visse una fase di grande sperimentazione e innovazione. Tra arte, moda e design, emergeva una nuova visione creativa, capace di influenzare profondamente la cultura del tempo.

Secondo incontro: cinquant’anni di arte italiana

Il 24 settembre 2024 sarà la volta del volume “Arte italiana. Un percorso in cinquanta opere dal Romanticismo alla video performance”, curato da Alessandro Del Puppo, docente di Storia dell’Arte Contemporanea all’Università di Udine. La presentazione sarà guidata da Massimo Degrassi, professore di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università di Trieste.

Questo testo ambizioso, edito da Carocci, propone un viaggio attraverso cinquanta opere d’arte che segnano il percorso storico dell’Italia dall’Unità fino ai giorni nostri. Le opere sono suddivise in cinque capitoli tematici, ciascuno dei quali analizza un’epoca cruciale dell’arte italiana, dal Romanticismo alle forme più contemporanee di espressione artistica come la video performance.

Tra le opere trattate, il Museo Revoltella vanta quattro capolavori della sua collezione, tra cui la celebre scultura Ninfa Aurisina di Pietro Magni (1858) e dipinti di maestri come Felice Casorati, Carlo Sbisà e Giorgio Morandi. Questa selezione rappresenta una preziosa occasione per comprendere l’evoluzione dell’arte italiana e il suo ruolo nella costruzione dell’identità nazionale.

Terzo incontro: il Novecento romantico

Il ciclo di incontri si concluderà il 1 ottobre 2024 con la presentazione del volume “Arturo Nathan e Filippo de Pisis. Il Novecento romantico di Manlio Malabotta”, curato da Enrico Lucchese e Lorenzo Nuovo. Il testo, edito da Zel Edizioni, rappresenta una rilettura originale dell’arte e della vita di due figure centrali del panorama artistico del Novecento: Arturo Nathan e Filippo de Pisis.

Gli autori del volume esplorano il concetto di “Novecento romantico”, termine coniato dallo storico dell’arte triestino Manlio Malabotta negli anni Trenta. Malabotta, figura chiave della critica artistica del tempo, fu anche un importante sostenitore di Arturo Nathan, di cui ammirava profondamente il lavoro. Attraverso questo volume, si ripercorrono le vicende artistiche e personali di Nathan e de Pisis, offrendo al pubblico una nuova prospettiva sulla loro produzione e sul contesto storico in cui operarono.

L’eredità culturale di Franca Malabotta

Il volume su Nathan e de Pisis rappresenta anche un omaggio a Franca Malabotta, moglie di Manlio e grande protagonista del panorama culturale triestino. Franca Malabotta, scomparsa nel 2017, è stata una figura di rilievo, non solo per il suo contributo come Presidente dell’Associazione Amici dei Musei “Marcello Mascherini”, ma anche per il suo importante lascito artistico al Museo Revoltella, composto da oltre venti opere di artisti triestini come Vittorio Bolaffio, Adolfo Levier, Mario Lannes e Giorgio Carmelich.

Un’occasione imperdibile per gli amanti dell’arte

Questi tre appuntamenti al Museo Revoltella offrono un’occasione preziosa per approfondire la storia dell’arte italiana, attraverso l’opera di studiosi e critici di rilievo nazionale. Gli incontri sono a ingresso libero e rappresentano un’opportunità unica per scoprire volumi che coniugano rigore scientifico e passione per l’arte.

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