TRIESTE – In aumento dell’1,4 per cento, nel primo semestre dell’anno, l’occupazione in Fvg grazie a servizi e costruzioni. In calo l’industria. L’indagine è stata realizzata da Ires su dati Istat. A renderlo noto è il ricercatore dell’Ires Fvg Alessandro Russo. “La crescita osservata – ha spiegato Russo – ha riguardato in misura maggiore la componente femminile (+2,1 per cento, pari a 4.800 unità in più su base annua). Per quanto riguarda i settori, i risultati positivi delle costruzioni (più 2.400 occupati, spinto certamente dai bonus edilizia ancora in vigore, ndr) e soprattutto dei servizi (più 9.400) hanno compensato il calo registrato nell’industria (in calo di ben 4.200 unità)”. In quest’ultimo caso si tratta di un calo strutturalmente più significativo, che certifica il malessere del settore secondario. Il tasso di occupazione regionale (calcolato nella fascia di età compresa tra 15 e 64 anni) nel secondo trimestre di quest’anno è del 70,2 per cento, mantenendo un significativo divario di genere: 75,8 per cento per i maschi contro il 64,5 per cento delle femmine. In calo le persone in cerca di un’occupazione (sono 23.200, in diminuzione di 2.300 unità rispetto allo stesso periodo del 2023). Il tasso di disoccupazione (nella fascia compresa tra 15 e 74 anni) si è attestato al 3,4 per cento nel secondo trimestre (3,8 per cento per la componente femminile, 3 per cento per i maschi). Rispetto al primo semestre del 2023 sono diminuite le persone inattive (meno 4.300 tra i 15 e i 64 anni, pari a -2,1 per cento), ossia quelle che non lavorano e nemmeno sono attivamente alla ricerca di un nuovo impiego. In questo caso la contrazione ha riguardato esclusivamente la componente maschile. Si rilevano, pertanto, due dinamiche distinte: tra gli uomini sono aumentati sia gli occupati, sia (in misura minore) i disoccupati, mentre sono diminuiti significativamente gli inattivi; nell’ambito della componente femminile si osservano meno persone in cerca di un impiego e più occupate, sono invece stabili le inattive.
Cresce il ricorso agli ammortizzatori sociali
Nel periodo gennaio-luglio 2024 sono state autorizzate 9,6 milioni di ore di cassa integrazione, 1,9 in più nel confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente (+24,7 per cento). Sono in aumento soprattutto le ore relative agli interventi ordinari (+31,7 per cento nel periodo in esame), mentre quelli di cassa integrazione straordinaria presentano un incremento più moderato (+9,6 per cento, con l’ex provincia di Udine che mostra addirittura una lieve flessione pari a -3 per cento).
Le aperture di partite Iva
Nel primo semestre del 2024 il numero di aperture di partite Iva in regione è stato pari a 5.286, un dato superiore del 4,7 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (+237 aperture). L’area pordenonese e quella isontina presentano gli incrementi relativi di maggiore entità (rispettivamente +9,1 per cento e +7,3 per cento), mentre Trieste è l’unica delle quattro ex-province che registra un andamento sostanzialmente stabile (+1,3 per cento, pari ad appena 14 unità in più).
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