13 Set A Loreto “I Sentieri della Speranza”: una mostra sui polacchi che liberarono le Marche, 80 anni fa
Avevano vent’anni i ragazzi del Generale Anders che nel 1944 cacciarono i nazisti dall’Italia, insieme ai soldati del Corpo Italiano di Liberazione e ai partigiani; a luglio per i Polovers Days di Loreto ed Ancona sono tornati a presenziare le celebrazioni ufficiali nelle Marche come reduci ultracentenari. Oggi, a Loreto, una mostra dell’IPN racconta la loro storia travagliata
Loreto, 13 settembre 2024 – La community Polovers (Innamorati di Polonia), l’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, l’IPN – Istituto della Memoria Nazionale polacco, invitano a prendere parte domenica 15 Settembre 2024 alle ore 16.00 all’inaugurazione della mostra storico-iconografica I sentieri della speranza – l’odissea della libertà allestita presso il meraviglioso bastione quattrocentesco Bastione Sangallo, riaperto al pubblico dopo un accurato restauro in piazza Giuseppe Garibaldi 1, a Loreto (AN).
Saranno presenti Moreno Pieroni sindaco di Loreto con Francesca Carli Assessore alla Cultura del Comune di Loreto, Cristina Gorajski Visconti Console Onorario di Polonia in Ancona, Mateusz Marek Vice Direttore Ufficio per la Cooperazione Internazionale di IPN, curatore della mostra eMons. Fabio Dal Cin Arcivescovo Prelato della Santa Casa di Loreto. Per i Polovers, interverranno Anna Traczewska Direttrice Scuola di Lingua e Cultura Polacca Anders e Mauro Radici Presidente ANCR Associazione Nazionale Combattenti e Reduci Sez. Macerata.
«Poiché quest’anno celebriamo l’80° anniversario della Liberazione d’Italia – sottolinea Radici, promotore Polovers – è per noi una priorità presentare la mostra sul suolo italiano, in alcuni dei luoghi simbolo del contributo congiunto del 2° Corpo Polacco del Generale Władysław Anders e dei soldati dell’esercito italiano cobelligerante inquadrati nel CIL del Gen. Umberto Utili».
S’inizierà alle ore 15 con un omaggio ai Caduti presso il Cimitero Polacco di Loreto, quindi la visita della Basilica della Santa Casa di Loreto per l’omaggio alla Vergine Lauretana. Alle 16.00 presso il Bastione Sangallo ci sarà l’inaugurazione della mostra alla presenza delle autorità, seguita da una conferenza storica a cura dei Polovers – fra gli altri sono previsti gli interventi di Maria Aleksandra Radożycka Paoletti (storica, autrice di Esuli senza patria e vice presidente AIPNM) e del Gen. Alessandro Gentili (vice presidente nazionale ANCFARGL Associazione Nazionale Combattenti delle Forze Armate Regolari nella Guerra di Liberazione).
I 20 pannelli retroilluminati in mostra ripercorrono la storia del 2° Corpo Polacco, il suo determinante contributo nella Campagna d’Italia e la sua funzione di catalizzatore di speranza per un’Italia e un’Europa davvero libere e democratiche.
A partire dal racconto dello scenario pre-bellico, viene presentato il contributo delle forze armate polacche durante la seconda guerra mondiale e il destino (diaspora) dei civili polacchi sparsi in tutto il mondo.
L’attuazione del progetto è stato pianificato per gli anni 2021-2025 e finora ha coperto numerosi paesi in diversi continenti (fra cui Africa, Stati Uniti, Canada, Israele, Argentina, Messico, Kazakistan, Georgia, Uzbekistan, Regno Unito, Olanda e Italia).
Dopo Tolentino (dove è stata inaugurata dalla figlia del generale Anna Maria Anders), la mostra giunge a Loreto direttamente dall’Abbazia di Monte Cassino, dov’era approdata il 18 maggio scorso in occasione delle commemorazioni al Cimitero di Guerra Polacco, alla presenza del Presidente della Repubblica Italiana on. Sergio Mattarella e del Presidente della Repubblica di Polonia Andrzej Duda.
La data dell’inaugurazione è fortemente simbolica: 15 settembre ricorre infatti la Giornata Europea della Cultura Ebraica, il cui tema quest’anno è la Famiglia. Facendo memoriale dell’epico esodo degli oltre 110.000 polacchi che Anders riuscì a strappare alla morte certa nei gulag sovietici (fra cui oltre 40mila civili), va ricordato che fra loro vi erano 6.000 ebrei polacchi.
Nella campagna d’Italia ne combatterono 838, di cui 132 ufficiali. Ne caddero 28 (11 riposano proprio nel Cimitero Polacco di Loreto), 53 furono i feriti. Vennero particolarmente apprezzati i medici militari di origine ebrea, i quali prestavano servizio in postazioni di punta. Anche a tutti loro sarà tributato un doveroso ricordo.
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