Il Cda dell’Istituto per il credito sportivo e culturale ha approvato la relazione semestrale di bilancio 2024 con un utile netto di 8,5 milioni di euro, in crescita di 2,6 milioni rispetto al giugno 2023. L’ex Ics a luglio di quest’anno ha concluso il processo di trasformazione in società per azioni diventando così Istituto per il Credito Sportivo e Culturale S.p.A. Ed è proprio il segmento dei beni e delle attività culturali che segna una crescita del di 5 milioni rispetto al giugno 23, grazie ai nuovi crediti per il finanziamento delle produzioni cinematografiche.La voce “cultura” attualmente ha un peso dell’8,1% sul totale dell’attivo della banca Lo sport comunque rimane il segmento più incisivo. Lo dimostra anche la crescita delle nuove delibere di concessione, che si attestano a 244 milioni di euro (+106 milioni vs giugno 23), frutto delle nuove linee di credito relative allo student housing e al finanziamento del circolante delle squadre di calcio professionistiche. “Questo successo-dichiara il presidente dell’istituto Beniamino Quintieri- va ben oltre le semplici cifre finanziarie: rappresenta una testimonianza concreta dell’impatto sociale significativo che i nostri investimenti stanno generando. Ogni euro investito dall’Istituto moltiplica il suo valore attraverso i benefici che porta alle comunità: dalle opportunità di crescita per i giovani, grazie ai progetti legati allo student housing, alla promozione di uno sport inclusivo e accessibile, fino alla conservazione e valorizzazione del nostro patrimonio culturale”. Nella relazione si riscontra l’ampliamento degli impatti socio economici positivi generati con una media di portafoglio Sroi (social return on investment) ex ante di 3,44x, in crescita rispetto al 3,21x della chiusura 2023. I nuovi impieghi erogati nel primo semestre dell’anno hanno registrato uno Sroi ex ante medio di 4,1x, per effetto dei rilevanti impatti stimati ex ante per i crediti a favore degli enti territoriali (Sroi ex ante 4,6x). “Guardiamo al futuro con la consapevolezza che il nostro ruolo di banca pubblica non si esaurisce con l’erogazione di finanziamenti-Continua Quintieri-Siamo chiamati a essere un motore di cambiamento sistemico, contribuendo in modo concreto e responsabile allo sviluppo del Paese e al benessere delle persone che lo vivono”. Dal punto di vista patrimoniale l’Istituto appare solido, con un Cet1 ratio al 75,3%, così come la posizione di liquidità con un Lcr medio mensile pari a 917%. L’Npl ratio netto si attesta al 4,16%, in riduzione di 14 bps rispetto al giugno 23, mentre si rafforza significativamente il coverage dei crediti deteriorati che sale al 58,7% (+120 bps vs giugno 23).
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