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“Migliorare la convivenza tra residenti e inquilini temporanei, promuovendo un turismo responsabile e sostenibile”. È l’obiettivo, come si legge in una nota, del nuovo “codice di autoregolamentazione” proposto da Property Managers Italia, l’associazione che riunisce imprenditori del settore delle locazioni brevi, i proprietari delle case messe sul circuito degli affitti brevi.
Il documento “nasce dopo un confronto con alcuni residenti del centro, coi quali gli imprenditori si sono trovati a riflettere sull’impatto degli affitti brevi e la convivenza con questi ultimi”. Tra i punti salienti del documento l’installazione di cartelli multilingua, il contributo alle spese condominiali, l’adozione di soluzioni per l’insonorizzazione degli appartamenti e la garanzia di sicurezza per tutti gli inquilini.
“Per promuovere un turismo di qualità siano necessarie regole, non divieti”, dice Lorenzo Fagnoni, presidente di Property Managers Italia e Ceo di Apartments Florence, una tra le società che gestiscono tantissimi appartamenti in centro, da sempre contrario ai limiti che ha provato a mettere prima l’ex sindaco Dario Nardella e ora Sara Funaro.
“È per questo – sottolinea Fagnoni – che abbiamo espresso il nostro disaccordo riguardo alle politiche sugli affitti brevi messe in atto dall’ex sindaco di Firenze Nardella e successivamente dalla sindaca Funaro. Con lo stesso spirito, proponiamo ai nostri host un codice di autoregolamentazione, con l’obiettivo di garantire una convivenza civile tra imprenditori, residenti e affittuari. A tal proposito è bene precisare che il codice non è indirizzato solamente agli affitti turistici ma a quelli brevi in generale, con contratti di locazione fino a un anno”.
Il codice di autoregolamentazione proposto da Property Managers Italia si articola in cinque punti:
cartelli multilingue “con istruzioni chiare sui comportamenti da seguire all’interno del condominio, incluso il rispetto delle norme condominiali e del regolamento di polizia urbana”;
assicurazioni (“i locatori di affitti temporanei dovranno dotarsi di un’assicurazione di responsabilità civile per coprire eventuali danni o disagi causati dagli inquilini”);
contributi alle spese condominiali (“i locatori dovranno assumersi una quota proporzionalmente maggiore delle spese condominiali, come quelle per la pulizia delle scale o l’imbiancatura delle pareti, causate dal maggiore utilizzo degli spazi comuni da parte degli inquilini temporanei”);
insonorizzazione e sicurezza (“è richiesto che gli imprenditori migliorino l’insonorizzazione degli appartamenti e li dotino di dispositivi di sicurezza adeguati, garantendo un ambiente sicuro e confortevole sia per gli ospiti che per i residenti”);
intervento rapido sui disagi, con la previsione di “un intervento immediato da parte dei proprietari o delle agenzie intermediarie in caso di lamentele da parte dei residenti, al fine di prevenire e ridurre al minimo i conflitti”.
“Questo codice di autoregolamentazione mira a tutelare i diritti di tutti: proprietari, inquilini e residenti, favorendo un equilibrio tra le esigenze economiche e un approccio sostenibile al turismo per garantire una convivenza civile” conclude Fagnoni. Funzionerà?
Da case a mini-hotel: boom affitti brevi, spariscono i negozi
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