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La manovra economica è in fase di sviluppo, ma uno dei punti chiave riguarda i bonus sulla prima casa, dalle agevolazioni fiscali sull’acquisto dell’abitazione principale, fino alle misure volte a favorire l’accesso ai mutui.

Sebbene infatti, come fa sapere today, il bonus prima casa sia una misura strutturale, negli ultimi anni le agevolazioni sono state potenziate in favore dei più giovani.

Stessa situazione anche per le misure che puntano a garantire l’accesso ai mutui da parte delle categorie più svantaggiate e delle famiglie numerose: la scadenza è fissata al 31 dicembre 2024.

Chi acquista la prima casa beneficia di un regime fiscale di vantaggio, per effetto della riduzione dell’imposta di registro, nonché dell’IVA in caso di acquisto da imprese. In particolare, l’imposta di registro si applica nella misura del 2%, in luogo dell’aliquota del 9%, mentre le imposte ipotecarie e catastali si applicano nella misura fissa di 50 euro cadauna. Per gli acquisti da imprese, l’Iva è del 4% invece del 10%, e le imposte di registro, ipotecarie e catastali si applicano nella misura di 200 euro.

Il bonus prima casa, è bene specificarlo, è un’agevolazione permanente e per la quale non sono necessarie proroghe annuali. Così non è invece per l’agevolazione più vantaggiosa introdotta per gli under 36 con Isee fino a 40.000 euro, per i quali dal 26 maggio 2021 e fino al 31 dicembre 2023 è stata prevista l’esenzione integrale dal versamento delle imposte sull’acquisto della prima casa e, in parallelo, un credito d’imposta pari all’Iva eventualmente corrisposta in sede di compravendita.

Il bonus prima casa under 36, introdotto dal decreto Sostegni bis, può essere fruito per gli atti stipulati fino al 31 dicembre 2024, a patto che entro il 31 dicembre 2023 sia stato sottoscritto e registrato un contratto preliminare.

Siamo quindi alle battute finali di un’agevolazione per la quale al momento non si intravedono novità, ma attendere l’avvio dell’iter di messa a punto della Legge di Bilancio 2025 resta centrale.

Occhi puntati sulla data del 31 dicembre 2024 anche in relazione ad un secondo filone di agevolazioni per l’acquisto della prima casa. Si tratta del Fondo Consap, che per i giovani under 36 con Isee fino a 40.000 euro e per ulteriori categorie definite prioritarie, consente di beneficiare della garanzia statale pari all’80 per cento, in caso di acquisto di immobili fino a 250.000 euro.

La garanzia pubblica sale ulteriormente per le famiglie numerose.

La legge di Bilancio 2024 ha previsto infatti un sistema per scaglioni, così strutturato:

  • famiglie con tre figli di età inferiore a 21 anni e Isee fino a 40.000 euro: 80%;
  • famiglie con quattro figli di età inferiore a 21 anni e Isee fino a 45.000 euro: 85%;
  • famiglie con cinque o più figli di età inferiore a 21 anni e Isee fino a 50.000 euro: 90%.

Anche su questo fronte al momento non si intravedono novità per il prossimo anno.

Nei dossier già aperti sulle misure da inserire nella Legge di Bilancio 2025 non sembra aver trovato spazio una discussione ad hoc sul sostegno per l’accesso ai mutui, anche se è stata confermata dal Governo la volontà di continuare ad agevolare le famiglie con più figli.

Quel che è chiaro è, in ogni caso, che la Manovra che il Governo si appresta a preparare dovrà fare i conti con una dotazione economica limitata e in buona parte destinata a rifinanziare le misure fiscali introdotte per l’anno in corso, dalla nuova IRPEF al taglio del cuneo contributivo.

Il destino del bonus prima casa nel 2025, nelle sue diverse declinazioni, è ancora tutto da scrivere.



 

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