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Milano – Lavorare per o con Aler Milano non paga. Nell’area metropolitana milanese l’Azienda lombarda delle case popolari ha un debito di 102,8 milioni di euro nei confronti dei propri fornitori. Questo il saldo col quale si è chiuso il 2023. Un dato giocoforza amplificato da altri due. Il primo: il debito complessivo delle cinque Aler lombarde nei confronti dei fornitori è pari a 137,9 milioni di euro, questo significa che Aler Milano vale da sola il 74,5% del debito complessivo di tutte le Aler verso i rispettivi fornitori. Il secondo: il passivo è aumentato del 17% rispetto all’anno prima. E stavolta il trend è condiviso: tra il 2022 e il 2023 i debiti accumulati dalle Aler lombarde nei confronti dei fornitori sono cresciuti in media del 12%.

Quelli appena esposti sono solo alcuni dei dati contenuti nell’ultimo rapporto sui servizi abitativi redatto dalla Direzione Generale Casa e Housing sociale della Regione. Gli stessi estensori della relazione annotano a pagina 52: “Aler Milano si conferma detentrice della maggior parte del debito lombardo verso i fornitori. La situazione di Aler Milano si conferma complessa e in costante aumento”.

Ad aggravarsi, però, è tutta la situazione debitoria delle Aler. Nel 2022 il rosso ammontava complessivamente a 547,1 milioni di euro, mentre il 2023 si è chiuso con un passivo di 584,7 milioni di euro: un incremento del 7%. Aler Milano sta nel mezzo: alla fine del 2023 il debito risultava pari a 391,5 milioni di euro, mentre l’anno prima si era fermato a quota 369 milioni. In questo caso l’aumento è del 6%. Ci sono Aler con performance migliori: quella di Bergamo, Lecco e Sondrio ha ridotto i propri debiti del 24%. Ed altre con performance peggiori: l’Aler di Varese, Busto Arsizio, Como e Monza ha incrementato il passivo del 22%, quella di Pavia e Lodi del 10%.

Altro capitolo sensibile è quello legato alla morosità. Quella consolidata è in aumento: nel 2022 ammontava a 436,3 milioni di euro, l’anno successivo è salita a 454,1 milioni di euro. Nello specifico, per quanto riguarda Aler Milano, la morosità consolidata è passata dai 341,2 milioni del 2022 ai 353,3 milioni del 2023: un incremento del 3,6%, di poco inferiore al trend medio delle cinque Aler, che fa segnare, invece, un incremento della morosità consolidata del 4,1%.

Buone nuove per quanto riguarda la morosità corrente. In questo caso il confronto tra un anno e l’altro riesce migliorativo: la morosità corrente totale del 2023 si è attestata appena sotto i 65,2 milioni di euro, mentre nel 2022 era poco sopra i 75 milioni di euro. Stavolta, quindi, si registra un calo pari, per l’esattezza, al 13,24%. “Va tuttavia precisato – si legge, però, nella relazione – che il dato risente del contributo straordinario concesso una tantum da Aler Milano per il riscaldamento a tutela dell’utenza fragile, pari a 11,5 milioni di euro, in linea con le indicazioni contenute nelle direttive Aler per il 2023, che assorbe in buona parte i forti aumenti tariffari registrati sulla stagione termica 2022-2023. Se sommata alla morosità sopra indicata – sottolineano gli estensori del rapporto – il valore complessivo del sistema si attesterebbe a 76,7 milioni di euro, superiore di 1,5 milioni di euro al dato del 2022”. Detto altrimenti: con l’aggiunta della somma appena descritta, anche la morosità corrente sarebbe risultata in aumento nel 2023 rispetto al 2022, sebbene di poco.

Un dato interessante è, infine, quello relativo ai canoni medi richiesti agli inquilini dalle cinque Aler lombarde. In questo caso c’è una sostanziale uniformità, come ovvio. Il canone mensile medio richiesto ai titolari di un contratto d’affitto con Aler Milano è di 152 euro, quindi 1.830 euro all’anno. La media in Lombardia è di 151 euro per il canone mensile e di 1.817 euro all’anno. Fuori dal trend è solo l’Aler Pavia e Lodi, con un canone mensile medio di 127 euro. “La contrazione – si spiega nella relazione – è avvenuta tra il 2022 e il 2021, anno in cui il canone mensile medio risultava di 166 euro”.

A commentare il report è Nicola Di Marco, capogruppo del Movimento Cinque Stelle in Consiglio regionale: “Preoccupa il fatto che il debito continui a crescere. Nonostante i piani di risanamento sbandierati da Regione Lombardia, nonostante il management scelto dalla stessa Regione, l’emorragia non si ferma, al contrario cresce del 17% rispetto al 2022 facendo di Aler Milano la bad company sotto il cui tappeto nascondere l’inefficienza della Giunta nella gestione del patrimonio residenziale pubblico. Una situazione non all’altezza della Lombardia, che mette in difficoltà molte imprese. Cento milioni di debiti sono un macigno, riteniamo che Regione debba procedere in fretta a pagare le imprese fornitrici, dopodiché prenda in esame la mia proposta di riforma della governance delle Aler”.

 

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