Anche per il 2024, per i soggetti con redditi bassi che sostengono spese per interventi agevolati con il superbonus, di cui all’art. 119 del DL 34/2020, sono previsti contributi a fondo perduto.
Con il DM 6 agosto 2024, pubblicato ieri sul sito del Dipartimento delle Finanze del MEF, infatti, sono stati definiti i criteri e le modalità per l’erogazione del contributo relativo alle spese sostenute nell’anno 2024 per gli interventi volti alla riqualificazione energetica degli edifici, di riduzione del rischio sismico, fotovoltaici e colonnine di ricarica di veicoli elettrici, agevolati con il superbonus nella misura del 70% (aliquota del superbonus per le spese sostenute nel 2024).
L’art. 1 comma 2 del DL 29 dicembre 2023 n. 212, in particolare, in relazione agli interventi superbonus effettuati dai soggetti di cui all’art. 119 comma 8-bis, primo periodo del DL 34/2020, che abbiano raggiunto uno stato di avanzamento al 31 dicembre 2023 non inferiore al 60% (asseverato ai sensi dell’art. 119 comma 13 del DL 34/2020 e oggetto di cessione o sconto sul corrispettivo di cui all’art. 121 del DL 34/2020), prevede un contributo sulle spese sostenute per l’ultimazione dei lavori tra il 1° gennaio ed il 31 ottobre 2024 per coloro che nell’anno 2023 hanno un reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro (art. 2 del DM 6 agosto 2024).
Il contributo riguarda sostanzialmente i condomini e le persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arte o professione, con riferimento agli interventi su edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate, anche se posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche.
Il reddito di riferimento si calcola secondo le regole di cui al comma 8-bis1 dell’art. 119 del DL 34/2020, in funzione della composizione del nucleo familiare (per un approfondimento si veda l’apposita Scheda di aggiornamento).
Spese ammesse al contributo
Ai sensi dell’art. 3 del DM 6 agosto 2024 il contributo compete per le spese relative ai predetti interventi agevolati con superbonus al 70% sostenute dal richiedente (o, per gli interventi condominiali, imputate al medesimo):
– se i relativi bonifici risultano effettuati nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 ottobre 2024;
– entro un limite massimo di spesa pari a 96.000 euro (riferito alle spese agevolabili sostenute direttamente dal richiedente, ovvero, per gli interventi condominiali, imputate al medesimo).
Le persone fisiche interessate al contributo (o gli intermediari dalle stesse delegati) devono trasmettere telematicamente un’apposita istanza all’Agenzia delle Entrate entro il 31 ottobre 2024 nella quale attestano il possesso dei requisiti richiesti.
Ciascun richiedente può presentare soltanto una richiesta di contributo in relazione alle spese sostenute per una sola unità immobiliare.
Modalità di compilazione dell’istanza saranno definite da un apposito provvedimento della stessa Agenzia, ma l’importo del contributo richiesto non può essere in ogni caso superiore al 30% delle spese ammesse al contributo (in quanto per le stesse compete la detrazione del 70%).
Il contributo è erogato, nei limiti delle risorse disponibili, dall’Agenzia delle Entrate sul conto corrente bancario o postale indicato nell’istanza: se le risorse lo consentiranno il contributo sarà pari al 100% dell’importo richiesto, diversamente la stessa Agenzia comunicherà in un apposito provvedimento, che sarà emanato entro il 30 novembre 2024, l’ammontare di quanto potrà essere erogato ai contribuenti dando priorità agli interventi eseguiti sulle abitazioni principali dei contribuenti.
Il contributo introdotto dall’art. 1 comma 2 del DL 212/2023, infine, non concorre alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi. In generale, come disposto dall’art. 1 comma 2 del DM 6 agosto 2024 il contributo a fondo perduto “non produce effetti fiscali per il beneficiario”.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui