L’acquisto delle fototrappole si conferma una valida iniziativa per contrastare l’abbandono dei rifiuti sul territorio. Grazie all’utilizzo della strumentazione acquisita ad inizio anno, la Polizia locale è riuscita recentemente ad intercettare il responsabile di un nuovo episodio di abbandono di rifiuti sul territorio.
“E’ stata beccata l’ennesima persona ad abbandonare rifiuti – riferisce il comandante della Polizia locale Marco Faccenda – è stata segnalata all’autorità giudiziaria in quanto l’episodio costituisce reato. Si tratta di un residente in un paese limitrofo che ha agito nei pressi di Marino fa mercato, e grazie al posizionamento della fototrappola siamo riusciti ad individuare i soggetti”.
L’occasione è utile per fare un primo bilancio dell’anno sulla validità dell’iniziativa, già avviata negli anni scorsi ma che nei primi mesi dell’anno è stata potenziata attraverso la dotazione di due nuovi dispositivi, acquistati grazie ad un contributo regionale, con qualità dell’immagine ad alta definizione e la possibilità di affiancare una batteria ausiliaria, che permette il funzionamento per una durata totale di dieci giorni.
“Nel 2024 sono 16 le persone che abbiamo intercettato ad abbandonare rifiuti grazie alle fototrappole – aggiunge Faccenda – che ricordo essere solo due che vengono poste nei siti più sensibili, ma che vengono comunque spostate su richiesta di cittadini o in base alle segnalazioni di abbandoni su suolo pubblico che riceviamo”.
Infine, il numero uno del comando di piazza Vittorio Emanuele II dà i primi aggiornamenti in merito ad una rissa avvenuta nei giorni scorsi in un esercizio del centro storico, per il quale sono ancora in corso le indagini. “Ci sono indagini in corso da parte della Polizia locale per la rissa che è avvenuta nella notte tra giovedì e venerdì della scorsa settimana – fa sapere il comandante – Alcuni dei soggetti coinvolti sono già stati identificati e si tratta per lo più di italiani, anche in questo caso saranno segnalati all’autorità giudiziaria. Un ruolo importante lo hanno avuto le telecamere della videosorveglianza che ci hanno permesso di ricostruire l’accaduto”.
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