di D.B.
L’ipotesi di un election day per portare a votare nello stesso giorno gli elettori di Umbria, Emilia Romagna e Liguria sembra sempre più remota se non impossibile. La Liguria ha deciso di andare alle urne il 27 e 28 ottobre e non potrà andare oltre questa data, perché occorre rispettare il limite dei tre mesi dalle dimissioni dell’ex presidente Giovanni Toti. L’Emilia invece è stata la prima a stabilire che il voto si terrà il 17 e 18 novembre, mentre l’Umbria ancora non ha preso una decisione.
COSA DICONO I DATI DELLE EUROPEE IN VISTA DELLE REGIONALI
Le date Quel che è certo è che nessuna delle due Regioni ha l’intenzione di convergere con la Liguria. Per quanto riguarda l’Umbria, oltre al 17 e 18 novembre si valuta anche il primo weekend di dicembre; il tutto in una finestra elettorale che per il Cuore verde va – data la scadenza della consiliatura fissata per il 27 ottobre e normativa alla mano – dalla fine di settembre alla fine di dicembre. Di sicuro la scelta, di competenza della Regione, andrà fatta a breve.
Obiettivo minimo A questo punto l’obiettivo minimo del governo diventa quello di portare a votare nello stesso giorno Umbria ed Emilia anche se, senza la Liguria, non si tratterebbe di un election day. Punto sul quale sono in corso le interlocuzioni tra il governo e le due Regioni ma, nel caso in cui non si raggiungesse un’intesa, Palazzo Chigi ha spiegato che rispetterebbe l’autonomia regionale in materia, senza quindi arrivare a imposizioni. Di sicuro il tema in questo caso non è economico dato che una data unica non porterebbe risparmi bensì politico dato che l’autunno – quindi durante la discussione della manovra – sarà caratterizzato da questi tre appuntamenti elettorali. Ragionamenti nelle scorse settimane erano stati imbastiti anche a proposito di quale schieramento si avvantaggerebbe o meno da una data unica.
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