Le banche tornano con decisione sul mercato per intercettare la fame di bond. Il mese di agosto segna tradizionalmente una pausa a livello di emissioni societarie, ma la prospettiva di banche centrali in azione nei prossimi mesi – il mercato stima al momento tagli fino a 100 punti base del costo del denaro da parte della Fed entro fine anno – ha spinto qualcuno ad accelerare i tempi per effettuare emissioni con rendimenti ancora appetibili. Dopo il calcio d’inizio dato da Bper, subito a ruota è arrivata Mediobanca. La banca d’affari di Piazzetta Cuccia ha concluso ieri il collocamento di un covered bond per un importo complessivo pari a 750 milioni di euro. L’emissione, di durata settennale, è il secondo covered bond emesso quest’anno dalla banca guidata da Alberto Nagel (in foto). Il titolo presenta una cedola del 3% e un rendimento pari al midswap maggiorato di 60 punti base. Nel corso del collocamento le richieste hanno superato 1,1 miliardi, il 74% dei quali provenienti dall’estero. Gli ordini sono arrivati, in particolare, dai paesi nordici per il 24% del totale, dalla Germania per il 20%, oltre che dall’Italia (26%). «I risultati di questa nuova emissione nell’attuale contesto macroeconomico – si legge in una nota dell’istituto milanese – confermano l’importanza di un approccio flessibile nella diversificazione delle fonti di finanziamento e l’apprezzamento del mercato sia verso Mediobanca, che verso le prospettive di crescita delineate nel piano strategico ‘One brand One culture’ al 2026».
Il giorno prima era stato il turno di
Bper, sempre con un covered bond a tasso fisso, di dimensione (500 milioni) e durata (cinque anni) leggermente inferiore, che ha raccolto ordini per 1,9 miliardi arrivati per circa due terzi da investitori istituzionali.
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