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La Commissione europea ha proposto ieri un sostegno finanziario di oltre 1 miliardo di euro – provenienti dal Fondo di solidarietà dell’Ue – per aiutare l’Italia, la Slovenia, l’Austria, la Grecia e la Francia ad affrontare le conseguenze delle gravi alluvioni che hanno colpito questi paesi nel 2023.

«Il Fondo di solidarietà dell’Ue – commenta Elisa Ferreira, commissaria europea per la Coesione e le riforme – è uno strumento specifico per aiutare gli Stati membri a riprendersi dopo catastrofi naturali devastanti di grandi proporzioni, per essere solidali con le persone colpite. Questo aiuto non solo fornisce soccorso e assistenza per i costi di emergenza, ma aiuta anche i paesi dell’Ue a ricostruire meglio nel contesto delle sfide poste dai cambiamenti climatici».

Per quanto riguarda l’Italia, la proposta di finanziamento è pari a 378,8 milioni di euro a seguito dei danni causati dalle alluvioni in Emilia-Romagna nel maggio 2023, cui si aggiungono altri 67,8 milioni di euro per la regione Toscana a seguito delle alluvioni di ottobre e soprattutto novembre 2023.

«Ho avuto di recente un colloquio diretto con la commissaria Ferreira – commenta il presidente toscano, Eugenio Giani – Ci auguriamo che si concluda in tempi brevi e in modo positivo il percorso partito in seguito alla richiesta sul fondo solidarietà Ue per le calamità avanzata dalla Regione congiuntamente al dipartimento di Protezione civile nazionale, così da dare risposte concrete ai disagi subiti dai molti cittadini provati dall’alluvione e ai nostri territori».

L’alluvione che  ha travolto la Toscana lo scorso 2 novembre si è lasciata alle spalle 8 morti e danni per almeno 2,7 miliardi di euro, un evento meteo estremo immediatamente riconosciuto come di rilevanza nazionale, anche se i fondi finora arrivati dal Governo Meloni coprono solo in minima parte i danni subiti.

Si tratta infatti di appena 122 mln di euro per le somme urgenze (a fronte dei 162 richiesti dalla Regione) e di altri 66 mln di euro per il sostegno ai territori colpiti (mentre la Regione ha messo in campo circa 37 mln di euro, 25 per le famiglie e 12 per le imprese).

Al contempo però, sugli interventi in prevenzione regna il silenzio più assoluto. La Regione Toscana ha elaborato un piano d’interventi da 1 miliardo di euro per ridurre il rischio idraulico, sul quale però il Governo Meloni non ha dato risposte (dalla Regione sulla sicurezza idraulica vengono già investiti circa 100 mln di euro all’anno in manutenzione e altrettanti in nuove opere).

«Gli interventi di riduzione del rischio residuo – spiegava lo scorso giugno Monia Monni, assessora all’Ambiente e Protezione civile della Regione Toscana – che serviranno ai territori per vivere più serenamente, sono oltre 1 miliardo le esigenze della Regione, ma di questo non sappiamo ancora niente; siamo preoccupati perché qui risiede la vera scelta politica del Governo. Mentre i rimborsi sono sanciti dalla legge e sono un diritto, questi sono una scelta precisa del Governo sia nella quantità che nella tempistica e noi abbiamo urgenza di iniziare i lavori possibilmente ora, nell’estate, per avere interventi finiti prima del prossimo inverno». L’estate però ormai sta finendo, e i fondi per la prevenzione non sono ancora arrivati, mentre lungo lo Stivale si  affaccia già una nuova stagione di eventi meteo estremi.

 

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