Prestiti personali immediati

Mutui e prestiti aziendali

Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoaste
01_post_Lazio
Abruzzo
Agevolazioni
Agevolazioni #finsubito
Alghero aste
Cagliari aste
Chieti
Emilia Romagna aste
Firenze aste
Italia aste
L'Aquila
Lazio aste
Lombardia aste
News aste
Olbia aste
Post dalla rete
Roma aste
Sardegna aste
Sassari aste
Toscana aste
Zes agevolazioni
   


“Le dichiarazioni del Sindaco e dell’Assessore riportate sulla stampa in data 27 agosto non corrispondono a quanto si legge nelle carte presentate dal Comune stesso, essi dichiarano infatti che l’abbattimento delle scuole Torre e Sala è dovuto all’alto rischio sismico degli edifici, ma ciò non è suffragato dagli atti formali”: è quanto afferma in una nota Paola Caruso, a nome del comitato “Salviamo le scuole Torre e Sala e il quartiere Mellusi dallo scempio”.

“E non è solo questo. Vogliamo parlare – prosegue – della dislocazione degli alunni su tre sedi diverse e distanti tra loro e delle difficoltà didattiche che ciò comporterà? Vogliamo parlare delle navette promesse e presto naufragate in mancanza di permessi regionali? Vogliamo parlare della sicurezza del cantiere e della sua raggiungibilità da una fantomatica via Quasimodo, che non esiste in zona Mellusi? Vogliamo parlare della sicurezza del cantiere su cui non affaccerebbero altri edifici, con soli (si fa per dire) 45 appartamenti dei palazzi Marinelli che guardano nel cortile della Torre?

Nella scheda tecnica redatta dal Comune troviamo a pag. 18 la tabella 14, in cui si riporta il grado di rischio sismico degli edifici oggetto dell’intervento. Come si vede il valore di rischio sismico dichiarato per la Torre è 0,32 (per la Sala è 0,33), che corrisponde a un rischio di grado medio, che secondo la tabella del Ministero riceve una valutazione di 6 punti.

Al Comune di Benevento, tuttavia, per un probabile errore dal Ministero, a questo dato di 0,32, si aggiudicano 8 punti e non 6 come previsto dalla tabella di valutazione. Questi 2 punti sono bastati a far salire in graduatoria Benevento dai 46 punti reali ai 48 punti fittizi, rendendola ultima città campana a beneficiare del finanziamento PNRR, a detrimento ad esempio del Comune di Grazzanise, il cui progetto, valutato pure con 48 punti, è stato scavalcato da quello di Benevento, perché l’edificio oggetto dell’intervento a Grazzanise è del 1970, mentre la scuola Torre del 1966.

Quindi con un rischio sismico di grado medio, si doveva pensare a una ristrutturazione e non all’abbattimento della scuola. Questi sono i fatti. Al contrario, il Comune ha rinunciato a ben 10 punti che pure avrebbe potuto avere, infatti, non ha inserito l’intervento in una progettualità triennale. E neppure ha avuto 3 punti dal Ministero, previsti se l’edificio costruito fosse stato di minore volumetria. Infatti, le nuove costruzioni (scuole e auditorium) assommano a circa 4000 m3 in più rispetto agli edifici esistenti.

Per insipienza, il Comune rinuncia a 13 punti leciti, per ottenere 2 punti discutibili. Ma anche altre sono le cose risibili del piano, se la situazione non fosse drammatica: il piano beneventano giustifica la chiusura di via Marmorale, a pag. 9 della scheda tecnica, con il miglioramento degli standard di sicurezza degli studenti e dichiara: “In tal modo il traffico si svolgerà sulle strade limitrofe, attualmente poco utilizzate, e permetterà un utilizzo migliore del parcheggio situato alle spalle della chiesa di S. Gennaro”. Quale parcheggio? Dal progetto e sue modifiche successive, al posto del verde e del parcheggio ci dovrebbe essere il famoso auditorium. Chi ha redatto il progetto però è consapevole dell’importanza di via Marmorale, se dichiara che le altre vie limitrofe sono poco utilizzate.

Le vie adiacenti non sono poco utilizzate, svolgono il loro ruolo di normale deflusso dall’arteria principale che, lo voglia o no il tecnico del Comune, è via Enzo Marmorale, in prolungamento di via Francesco Flora, costituendo con questa un’arteria parallela a sud del Viale Mellusi, che consente l’ingresso e l’uscita dal centro urbano in linea retta.

Oggi, per ragioni di sicurezza, l’ultimo tratto di via Marmorale è a senso unico. Il traffico in ingresso in città è deviato su via D’Annunzio, che ha un andamento assai sinuoso. Scaricare tutto il traffico su quest’ultima arteria comporterebbe intasamento e intralcio del traffico, con aggravio di smog. Inoltre, via Marmorale è servita da due fermate di autobus, che quindi si perderebbero. E che percorso farà l’autobus nella visione futurista del Comune? Certo non potrà passare per via D’Annunzio, a causa della tortuosità e strettezza di questa.

Altro rilievo al piano del Comune è l’incongruenza a pag. 7, dove si dice: “Le due scuole infatti pur se rappresentative di una pregevole architettura razionalista del dopoguerra, progettate ed eseguite ad opera dell’Ufficio Tecnico Comunale, in un contesto urbano di edilizia abitativa di non eccelsa qualità, non presentano le caratteristiche tali da farle assurgere al valore di monumento”.

Insomma, bisogna mettersi d’accordo: sono esempio di pregevole architettura razionalista o non lo sono? Se lo sono (e lo sono), rappresentano un documento storico, segnano un’epoca, hanno una loro riconoscibilità che merita di essere salvaguardata. Il mostro cementizio che campeggia come illustrazione sul pannello coi dati del progetto davanti alla povera scuola Torre avrà queste caratteristiche? Ne dubitiamo. Le scuole Torre e Sala devono essere ristrutturate e non demolite. Via Marmorale non deve essere chiusa”.

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui