L’attuale legge sulla cittadinanza è vecchia di trent’anni e non fotografa la realtà del paese che invece è ben rappresentata nelle aule delle scuole italiane. La richiesta di cambiarla arriva da Save the children che rivendica la cittadinanza a tutti i bambini stranieri di seconda generazione nati e cresciuti nel territorio italiano.
L’Umbria, insieme al Veneto, rappresenta la Regione con la maggior percentuale di bambini di origini straniere, nati in Italia, Nella nostra regione infatti sul totale di bambini di origini straniere registrati il 69,9% è nato qui. In veneto, la percentuale raggiunge il 71,2%. Tutte le atre regioni hanno percentuali minori. Tra i bambini della scuola dell’infanzia la percentuale raggiunge persino l’81% a livello nazionale.
L’attuale legge stabilisce che i figli di stranieri acquisiscono la cittadinanza del paese di provenienza dei proprio genitori. Se nati in Italia e cresciuti senza interruzione sul territorio nazionale, ne possono fare richista a partire dal diciottesimo anno d’età e sarà loro concessa entro un anno.
La percentuale maggiore di bambini stranieri è concentrata al nord 65,2%, al Centro Italia è presente il 23,3% del totale, mentre l’11,5% al sud. Se guardiamo ai numeri assoluti è la Lombardia ad avere il numero più alto di studenti con cittadinanza non italiana, 231.819, mentre in termini percentuali è l’Emilia Romagna con il 18,4%. In generale rientreranno a scuola, in tutta Italia, circa un milione di studenti di origine straniera e il 65,4% di loro è nato in Italia. Percentuali che arrivano all’81% nelle scuole dell’infanzia confermando così una tendenza in crescita. E’ verso queste persone che Save Cildren chiede un cambio di rotta per riconoscere loro la piena cittadinanza italiana partendo dal sostegno alle scuole per favorire l’inclusione
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