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Olbia. La zona non è proprio delle migliori. Al degrado diffuso si aggiunge anche una fermata dei pullman dell’ Arst che ancora nessuno riesce a spostare un po’ più in là. Se ne parla da anni: la destinazione è la nuova stazione ferroviaria, dove nascerà un giorno il centro intermodale, ma del piano di trasloco sembra non esserci più traccia. Eppure l’urgenza non è proprio di poco conto: la fermata all’inizio di via Vittorio Veneto non è adeguata ai numeri e alle dimensioni della città e, soprattutto, è particolarmente pericolosa per i passeggeri. Così adesso è Arnaldo Boeddu, segretario regionale della Filt Cgil, a chiedere che la fermata venga spostata nella nuova – e quasi inutilizzata – stazione ferroviaria Olbia Terranova. «È stata inaugurata due anni e mezzo fa – sottolinea Boeddu –, ma non riesco a comprendere le ragioni per le quali non venga utilizzata come centro intermodale. Un luogo dove far fermare gli autobus urbani ed extraurbani e i taxi. Al momento esiste solo la fermata della linea 3 dell’Aspo».

Il paradosso. In futuro la nuova stazione dei treni dovrebbe diventare il cuore dei trasporti cittadini, soprattutto quando sarà realizzato il collegamento ferroviario con l’aeroporto. Al momento, però, appare ancora come una cattedrale nel deserto. «È incredibile – dice Boeddu –. Una stazione moderna come quella inaugurata nel dicembre 2021 non può essere utilizzata esclusivamente come una semplice fermata ferroviaria. A una situazione così paradossale si aggiunge il fatto che tutti gli autobus extraurbani sono costretti a utilizzare via Vittorio Veneto, una delle strade più trafficate di Olbia, come capolinea. Migliaia di persone al giorno salgono e scendono dai pullman lungo una strada tra l’altro stretta. Tutto questo comporta un grande pericolo per i passeggeri, soprattutto quando devono ritirare il bagaglio dal lato sinistro del bus». Arnaldo Boeddu lancia quindi un appello. «A breve i parcheggi davanti alla stazione potrebbero essere ridisegnati e affidati a una società del gruppo delle Ferrovie dello Stato – spiega il sindacalista –. E quello dovrebbe essere il momento nel quale chi detiene la proprietà dell’area, l’istituzione locale e le stesse aziende di trasporto si siedano attorno a un tavolo per fare in modo che nessuno si dimentichi di predisporre e ridisegnare gli appositi stalli per gli autobus e i taxi. Ho riscontrato una particolare sensibilità sia da parte dell’amministrazione comunale sia da parte dei dirigenti delle varie aziende. Propongo dunque una conferenza di servizi in cui tutte le parti possano dare un contributo. Allo stesso tempo nella stazione dovranno essere installate emettitrici automatiche di biglietti per i bus»

La sicurezza. La questione della fermata dei pullman Arst di via Vittorio Veneto rappresenta uno dei tanti problemi del quartiere di San Simplicio, tra degrado, rifiuti, spaccio ed episodi di violenza. L’ultimo due giorni fa, quando un 30enne con problemi psichici ha inseguito due ragazze con il coltello in mano e i pantaloni abbassati. Da poco i residenti della zona hanno scritto una lettera e l’hanno inviata al Comune. Tra le tante richieste c’è anche lo spostamento della fermata dei pullman.

 

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