chi fa le ferie (con un prestito) e chi resta a casa — idealista/news #finsubitoagevolazioni

La tendenza a finanziare le vacanze attraverso prestiti personali riflette un cambiamento nelle abitudini degli italiani, che sempre più spesso cercano soluzioni finanziarie per non rinunciare al tanto desiderato viaggio. Tuttavia, c’è anche chi per ragioni diverse non può permettersi di partire e decide di restare a casa. Facile.it e Prestiti.it hanno condotto un’analisi che fotografa la situazione delle vacanze italiane nell’estate 2024.

Prestiti per le vacanze: 250 milioni erogati per le ferie

In un contesto economico in cui il budget familiare è sempre più sotto pressione, un numero crescente di italiani sceglie di affidarsi a società di credito per coprire le spese delle vacanze. Secondo un’analisi condotta da Facile.it e Prestiti.it, nei primi sei mesi del 2024 il peso percentuale delle richieste di prestiti personali destinati ai viaggi è aumentato del 2% rispetto allo stesso periodo del 2023.

Le stime dei due portali di comparazione evidenziano un dato significativo: quest’anno sono stati erogati oltre 250 milioni di euro in prestiti personali finalizzati a coprire costi legati a viaggi e vacanze, con un incremento del 12% su base annua.

I più giovani vanno in ferie a credito

L’analisi, basata su un campione di oltre 150.000 richieste di finanziamento personale, ha rivelato che l’importo medio richiesto dagli italiani per finanziare le proprie vacanze si aggira intorno ai 5.425 euro, da restituire in circa 50 rate, pari a poco più di quattro anni.

Esaminando il profilo dei richiedenti, emerge con chiarezza come questo tipo di finanziamento sia particolarmente popolare tra i giovani. Infatti, un terzo delle domande proviene da under 30, e l’età media dei richiedenti si attesta intorno ai 38 anni, più bassa rispetto alla media di 44 anni registrata per altre tipologie di prestiti personali.

In 6,5 milioni non partiranno per le ferie

D’altro canto c’è anche chi non parte; quest’anno, ben 6,5 milioni di italiani resteranno a casa, rinunciando alle vacanze, e di questi, 3,7 milioni hanno dichiarato di non potersi permettere una partenza a causa di difficoltà economiche. Questo è il dato che emerge da un’indagine commissionata da Facile.it e condotta da mUp Research e Bilendi.

Secondo l’indagine, realizzata su un campione rappresentativo della popolazione nazionale, il 56% di coloro che non partiranno ha ammesso che il motivo principale è l’impossibilità economica di sostenere i costi delle vacanze. Questo dato risulta ancora più accentuato tra i giovani adulti di età compresa tra i 25 e i 34 anni e tra gli over 65, dove la percentuale sale al 64%. A livello territoriale, la situazione è particolarmente critica nel Sud Italia e nelle Isole, dove il 66% dei residenti che non partiranno ha citato difficoltà economiche come causa principale.

Estate a casa: le ragioni per non partire

Il rincaro del costo della vita è stato indicato come una delle principali ragioni del mancato viaggio per il 47% di coloro che non partiranno per motivi economici, percentuale che raggiunge un preoccupante 71% tra gli over 65.

Un altro 33% di coloro che rimarranno a casa ha invece dichiarato di essere stato scoraggiato dal rincaro dei prezzi specifici legati alle vacanze, con gli under 25 che risultano i più colpiti, con il 52% che ha citato questo motivo.