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Nei soli primi 5 mesi del 2024 il bonus mamme è stato richiesto tra il 74% ed il 75% delle aventi diritto. Lo fanno notare fonti governative. Lo scorso 3 luglio il sottosegretario al Lavoro e alle Politiche sociali Claudio Durigon rispondendo in commissione Lavoro spiegò: “Per quanto riguarda l’operatività della misura, rappresento che il ministero del lavoro e delle politiche sociali ha svolto un’approfondita istruttoria coinvolgendo gli uffici tecnici dell’Inps che hanno comunicato che sulla base delle evidenze statistiche dei primi mesi dell’anno (gennaio-maggio) la platea delle lavoratrici beneficiarie del bonus mamma è stata di circa 550mila, pari a circa il 75 per cento della platea potenzialmente interessata nello stesso periodo. Il numero complessivo delle lavoratrici beneficiarie è destinato a crescere per effetto di un aumento fisiologico nel tempo dell’avvio della nuova misura e dell’ingresso di nuove lavoratrici nel corso dell’anno”. Lo stesso giorno la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Roccella sottolineò durante il question time alla Camera: “Nei primi cinque mesi l’accesso alla misura è stato richiesto da oltre il 74 per cento delle aventi diritto, cioè tre donne su quattro (dati Inps)”. Dati che da allora, viene fatto notare, sono ulteriormente aumentati.

La ministra Calderone conferma gli aiuti per i genitori

“Bisogna essere prudenti, dobbiamo guardare alla tenuta dei conti” ha detto intanto la ministra del Lavoro, Marina Calderone a Skytg24 a proposito delle affermazioni del Governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta. Calderone ha sottolineato che si punta a “mantenere la riduzione del cuneo contributivo” e alla “conferma degli interventi a favore della genitorialità”. “Sono assolutamente d’accordo sul fatto che si debba essere prudenti, ha detto Calderone, non si possono fare delle promesse che non abbiano attenzione alla tenuta dei conti. Però io credo che sia importante prima di tutto ribadire alcuni impegni che sono stati assunti e che abbiamo detto che vogliamo mantenere come quello della riduzione del cuneo contributivo per dare un sostegno importante alle famiglie, soprattutto con redditi bassi. Penso sia importante riconfermare tutta una serie di interventi che sono stati fatti lo scorso anno anche a favore della genitorialità e quindi delle famiglie”. Calderone ha sottolineato che “il tema del lavoro è fondamentale”, vuol dire, precisa, “sostenere la contrattazione collettiva e ancora di più quella di secondo livello. Vuol dire investire in welfare aziendale, in premialità, in fringe benefit. E’ quello lo strumento che ci ha dato la possibilità di dare maggiore dinamismo nelle dinamiche retributive. I dati, sottolinea, parlano da soli. In questo momento siamo in una condizione positiva in cui il mercato del lavoro registra il tasso di occupati più alto di sempre. Si investe sul lavoro stabile, quello che fa crescere e che consente di far crescere le professionalità”.

Sul reddito medio la strategia sta funzionando

Alla luce dei numeri raccolti dall’ Ocse che vedono, sul reddito medio pro capite, l’Italia crescere più degli altri Paesi del G7, “la strategia sta funzionando, adesso si tratta di agganciare il trend positivo e stabilizzarlo, con investimenti per la produttività e l’occupazione, sostegno al welfare aziendale e, soprattutto, promozione della contrattazione collettiva con cui valorizzare tutte le leve retributive disponibili” ha detto la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Elvira Calderone in una intervista a ’ilSussidiario.net’ in occasione della sua presenza al Meeting di Rimini. Riguardo al rapporto con i sindacati, ha proseguito, “sono una ferma sostenitrice del dialogo e del rispetto nel confronto. In questi mesi non mi sono mai sottratta, anche quando sono stata chiamata in causa per responsabilità difficilmente attribuibili al solo ministro del Lavoro. Lo spazio per giungere a obiettivi comuni – ha evidenziato Calderone – può essere trovato. Ne sono prova tangibile il percorso che ci ha portati a definire il decreto attuativo per la patente a crediti che entrerà in vigore il prossimo primo ottobre, come anche gli accordi per i lavoratori Blutec e Ilva, sottoscritto da tutti i sindacati, solo per citare alcune delle ultime attività congiunte con le parti sociali su differenti fronti”.

Assegno unico universale a 6,2 milioni famiglie

“L’assegno unico universale nei soli primi sei mesi del 2024 è andato a 6,2 milioni di nuclei familiari. Sono arrivati 9,9 miliardi di euro a favore di 9,8 milioni di figli con un importo medio per figlio che a giugno è stato di 170 euro” ha detto Calderone. Si tratta, argomenta, di “una spesa in crescita rispetto ai 18,2 miliardi del 2023 e ai 13,2 miliardi del 2022 che ha portato alle famiglie 41,3 miliardi di euro da quando è stato istituito. Sono cifre da tenere presenti per valutare complessità e impatto dello strumento sulla società e sui conti pubblici”. Quanto all’azione della Corte di Giustizia Ue verso lo strumento, ha i suoi tempi e procedure. “Nel mentre faremo opportune verifiche, così come è accaduto quando abbiamo dimezzato i termini di residenza da 10 a 5 anni per la richiesta di assegno di inclusione – conclude Calderone – rispetto a quanto previsto per il reddito di cittadinanza su cui era stata avviata la procedura di infrazione Ue”.

Essenziale agire sulle competenze

Sul fronte del lavoro “è per noi essenziale agire sulle competenze, vero nodo per ridurre la distanza tra domanda e offerta, velocizzare i tempi di ingresso in azienda e puntare a migliori retribuzioni. Su questi aspetti abbiamo appena rivisto il sistema nazionale per la certificazione delle competenze e per inizio autunno prevediamo di poter avviare la terza edizione del Fondo Nuove Competenze” ha speigato ancora la ministra. “La capacità di competere delle economie avanzate in un mondo del lavoro che cambia velocemente sotto la spinta delle transizioni digitale, ecologica e demografica – ha osservato – ruota attorno alla forza di attrazione delle migliori competenze. Alla luce della curva demografica, risulterà fondamentale l’investimento sulla formazione agganciata alla domanda che viene dal mondo del lavoro lungo tutto l’arco della vita lavorativa delle persone. Con i ministri di Lavoro e Occupazione dei Paesi del G7 – ha concluso Calderone – ne parleremo dall’11 al 13 settembre a Cagliari”.

 

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