(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Cauto rialzo per le Borse europee, dopo i guadagni della vigilia che hanno portato gli indici sui massimi delle ultime tre settimane e dopo una sessione vivace a Wall Street. In un’ottava dal clima estivo anche per quanto riguarda i dati macro, l’attenzione è focalizzata sulla pubblicazione dei verbali della riunione del Fomc di luglio, previsti per mercoledì 21 agosto, e soprattutto sul discorso del presidente della Fed, Jerome Powell, alla conferenza di Jackson Hole, venerdì.
Gli investitori si concentrano dunque su quelle che saranno le prossime mosse in materia di politica monetaria, da un lato con le riunioni delle banche centrali di Svezia (che ha tagliato i tassi) e Turchia, dall’alto con il simposio annuale dei banchieri centrali nel Wyoming da cui il mercato tenterà di capire il numero dei tagli dei tassi di interesse nei prossimi mesi, in particolare della Fed. Resta intanto alta l’attenzione sull’evoluzione in Medio Oriente, dove continuano le discussioni su un cessate il fuoco a Gaza, oltre che la campagna elettorale negli Usa che sta entrando sempre più nel vivo, con la convention dei democratici in corso a Chicago.
Intanto, lunedì 19 agosto Wall Street ha registrato l’ottava seduta in rialzo consecutiva per S&P e Nasdaq, la serie più lunga nel 2024, sulla convinzione che la Banca centrale americana attuerà una prima sforbiciata nella prossima riunione di settembre, anche se rimane da capire quale sarà l’entità del taglio (25 o 50 punti).
L’inflazione aumenta al 2,6% annuo in Europa a luglio
Il tasso di inflazione annuale dell’Eurozona è stato del 2,6% a luglio, in aumento rispetto al 2,5% di giugno, mentre un anno prima era del 5,3%. L’inflazione annuale dell’Unione europea è stata del 2,8% a luglio, in aumento rispetto al 2,6% di giugno e in calo dal 6,1% di un anno prima. I dati sono pubblicati da Eurostat. I tassi annuali più bassi sono stati registrati in Finlandia (0,5%), Lettonia (0,8%) e Danimarca (1%), mentre i più elevati sono stati registrati in Romania (5,8%), Belgio (5,4%) e Ungheria (4,1%).
Svezia: Banca centrale taglia tassi al 3,5%, verso ulteriori tagli
La Banca centrale svedese ha tagliato il tasso d’interesse di riferimento per la seconda volta quest’anno e ha detto che probabilmente ridurrà nuovamente i costi di finanziamento poiché un’economia vacillante minaccia di spingere l’inflazione ulteriormente al di sotto dell’obiettivo. La Riksbank ha tagliato il tasso dal 3,75% al 3,5%, in linea con le attese degli economisti. «Se le prospettive d’inflazione rimangono le stesse, quest’anno il tasso ufficiale potrà essere tagliato altre due o tre volte, un po’ più rapidamente di quanto valutato dal Consiglio esecutivo a giugno», ha affermato la Riksbank.
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