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Con il Decreto sull’agevolazione fiscale per l’edilizia convertito in Legge, il Governo ha stabilito che il bonus per la ristrutturazione sarà ridotto a partire dal 2025.

Fino al 31 dicembre 2024, la misura sarà pari al 50% delle spese sostenute per la ristrutturazione edilizia, con un limite di 96.000 euro. Tuttavia, a partire dal 1° gennaio 2025, il bonus sarà del 36% entro un limite di 48.000 euro.

Inoltre, dal 2028 al 2033, il bonus per la ristrutturazione subirà ulteriori tagli.
In questo articolo, spieghiamo le modifiche al bonus per la ristrutturazione che saranno operative nel 2025 e le nuove novità in arrivo.
Il Decreto sull’agevolazione fiscale per l’edilizia convertito in Legge stabilisce che il bonus per la ristrutturazione sarà ridotto al 36% a partire dal 2025 e potrà essere utilizzato fino a un massimo di 48.000 euro di spese.
Inizialmente, secondo la norma istitutiva (articolo 16-bis del DPR 917 del 1986), il bonus per la ristrutturazione corrispondeva a una detrazione del 36% delle spese sostenute entro un limite di 48.000 euro. Successivamente, dal 2020 ad oggi, la misura è stata incrementata fino al 50% di detrazione e a un massimo di 96.000 euro di spese. Questi limiti sono stati confermati dalla Legge di Bilancio fino al 31 dicembre 2024.
Ma come cambia il bonus per la ristrutturazione nel 2025? Vediamolo insieme.
Il testo del Decreto sull’agevolazione fiscale per l’edilizia convertito in Legge prevede modifiche all’articolo 16-bis del DPR 917 del 1986, che stabilisce le regole per il bonus per la ristrutturazione. Nello specifico, ecco come cambierà l’agevolazione nei prossimi anni:
A partire dal 1° gennaio 2025, la detrazione ammessa sarà del 36%, entro un limite massimo di 48.000 euro;
il bonus per la ristrutturazione al 50% terminerà il 31 dicembre 2024. Tuttavia, non è escluso che il Governo possa decidere di modificare ancora le percentuali di detrazione con la prossima Legge di Bilancio. In tal caso, lo faremo sapere.
Inoltre, nella conversione in Legge è stata prevista una riduzione ulteriore. A partire dal 1° gennaio 2028 al 31 dicembre 2033, la detrazione non sarà più del 36% ma del 30%, entro il limite di spesa sempre di 48.000 euro.
Le modalità di richiesta resteranno le stesse: infatti, per richiedere il bonus per la ristrutturazione, anche nel 2025 (come avviene già oggi), non sarà necessario presentare una domanda formale, poiché potrà essere fruito attraverso la dichiarazione dei redditi tramite detrazione fiscale utilizzando il modello reddituale delle persone fisiche (ex modello Unico). Se volete sapere come funzionano le detrazioni fiscali del 2024 e i bonus casa, vi consigliamo di leggere questa guida.
L’importo deducibile dovrà essere suddiviso in quattro quote annuali dello stesso importo (questo aspetto non è stato modificato).
COME SARANNO I BONUS PER L’EDILIZIA NEL 2025
Il Decreto sull’agevolazione fiscale per l’edilizia convertito in Legge ha modificato il futuro dei bonus per l’edilizia nel 2024. Innanzitutto ha stabilito che la detrazione del Superbonus del 2024, il bonus per le barriere architettoniche e il sismabonus dovranno obbligatoriamente essere ripartiti su dieci anni (non più su quattro o cinque anni come fino al 16 maggio del 2024). Per approfondire il nuovo meccanismo, vi consigliamo di leggere questa guida.
Altre importanti novità relative ai bonus per l’edilizia sono state introdotte anche con l’approvazione della Direttiva dell’UE sulle case ecologiche.
Sostanzialmente, a partire dal 2025 la Direttiva prevede che ogni Paese dell’UE debba introdurre nuovi bonus volti a migliorare l’efficienza energetica delle case e degli edifici.
Nel dettaglio, gli Stati membri, inclusa l’Italia, dovranno introdurre incentivi rinnovati e abolire a partire dal 2025 il bonus per le caldaie a gas o altri impianti alimentati da combustibili fossili.

 

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