Sono state aggiudicate le quattro gare per la realizzazione di due impianti di biodigestione per il trattamento dei rifiuti organici a Casal Selce e Cesano e di due impianti per recupero e trattamento di carta e multimateriale a Rocca Cencia e Ponte Malnome. Lo rende noto il Comune di Roma, specificando che i bandi, pubblicati da Invitalia, avevano registrato una vasta adesione da parte del mercato e il lavoro delle commissioni di gara si è svolto speditamente, consentendo l’individuazione dei vincitori.
Il cronoprogramma prevede ora la fase di progettazione (120 giorni) al termine della quale a inizio 2025 verranno aperti i cantieri per la realizzazione dei nuovi impianti.
«Roma deve essere una capitale moderna e proiettata nel futuro anche per quello che riguarda il trattamento dei rifiuti quotidianamente prodotti dalla città», ha affermato il sindaco di Roma. Roberto Gualtieri. «Questi quattro impianti, unitamente a tutte le altre azioni che stiamo mettendo in campo, porteranno un contributo molto importante a una soluzione strutturale di un problema che per troppo tempo ha rappresentato una periodica e ricorrente emergenza. L’autonoma capacità di riciclo delle diverse componenti della frazione differenziata dei rifiuti consentirà significativi risparmi economici e al tempo stesso determinerà importanti benefici ambientali per Roma», ha aggiunto Gualtieri, come aveva anticipato la scorsa settimana a MF-Milano Finanza.
I progetti dei nuovi impianti
Nel dettaglio, i due biodigestori avranno una capacità di trattamento complessivamente di 200mila tonnellate annue e permetteranno di ottenere alla fine del ciclo sia compost che il biometano. Grazie a questi due impianti, inoltre, la flotta Ama potrà essere alimentata col biogas prodotto dall’organico realizzando una vera autonomia circolare.
Anche i due impianti per il recupero di carta e multimateriale (plastica, alluminio e vetro) potranno trattare 200mila tonnellate all’anno di materiali (100mila di carta e 100mila di multimateriale).
La costruzione di tutti i nuovi impianti sarà in parte sostenuta da Roma Capitale. L’assemblea Capitolina ha infatti già deliberato lo stanziamento di 141 milioni di euro, che andranno ad aggiungersi ai fondi del Decreto Aiuti (187 milioni di euro), destinati alla realizzazione delle opere per un investimento totale da 328 milioni di euro.
Ai quattro impianti, poi, si aggiunge la struttura per il trattamento di 30 mila tonnellate l’anno di terre di spazzamento su via Salaria, nel Municipio III, e il grande progetto del termovalorizzatore aggiudicato ad Acea insieme ad Hitachi, Suez, Vianini Lavori e Rmb Spa, che smaltirà 600 mila tonnellate di indifferenziato l’anno a Santa Palomba, area a sud della città e che ricade nel territorio del Municipio IX.
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