Taglio delle detrazioni fiscali anestetizzato. Nessun ritocco al regime attuale per i redditi lordi fino a 75 mila euro mentre i tetti alla possibilità di portare in detrazione le spese fiscali con aliquota del 19%, o 50%, maturate dal primo gennaio 2025, punteranno a due fasce di reddito quella tra 75 mila e 100 mila euro e quella tra i 100 mila e i 240 mila euro. Per la fascia tra i 75 mila e i 100 mila euro lordi il tetto delle spese detraibili sarà fissato, con ogni probabilità , a 8000 mila euro, ancora, oltre i 240 mila come già previsto dalla normativa vigente la richiesta di detrazioni fiscali è azzerata.
Il taglio alle detrazioni opera su tetti e quoziente familiare
Ultime limature alla disposizione che dovrà portare nelle casse dello stato oltre un miliardo di risparmi attingendo dal bacino delle spese fiscali. Quel mare di agevolazioni tributarie che la commissione europea ha chiesto di asciugare di 49 mld di euro complessivi.
La legge di bilancio sarà presentata con ogni probabilità nella giornata odierna, mercoledì 22 ottobre, alla Camera dei deputati da cui si avvierà ufficialmente la sessione di bilancio.
I tecnici hanno preferito la strada del tetto per le fasce di reddito che coinvolgerà tutte le detrazioni anche quelle per gli interessi passivi, le spese sanitarie. La norma, dunque, e le parole del viceministro dell’economia Maurizio Leo di presentazione delle disposizioni della legge di bilancio sono sempre state chiare in tal senso, fa riferimento alle detrazioni fiscali dunque escluse dagli interventi di taglio le voci delle deduzioni come le spese sostenute per colf, badanti e tate.
Pressing infine per una tassazione meno aspra, raddoppio secco dal 26 al 42% applicata ai bitcoin.
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