Per la ricostruzione post calamitÃ
di Casamicciola arriva una accelerazione, col taglio dei
contributi erogati agli sfollati in fitto che non hanno ancora
presentato i progetti di ricostruzione. Lo ha comunicato il
Commissariato alla Ricostruzione dopo la chiusura dei primi
termini, fissati al 31 luglio, rivolti ai percettori del
Contributo di Autonoma Sistemazione (Cas), proprietari di case
danneggiate da sisma e alluvione per i quali non esistono
impedimenti alla ricostruzione.
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Sulla piattaforma informativa “Ge.di.si” sono state
presentate 90 domande in tre mesi, di cui 43 con richiesta
definitiva di contributo, un dato che rappresenta quasi il 40%
delle richieste totali di contributo pervenute in oltre due
anni, per un totale di 107 istanze. Si tratta di numeri
importanti, che rappresentano una netta inversione di tendenza
nel processo della ricostruzione privata ma che ancora non
bastano: restano ancora 84 famiglie inadempienti (42 a
Casamicciola, 38 a Lacco Ameno e 4 a Forio) per le quali si
attiveranno i procedimenti di sospensione del Cas e di potere
sostitutivo da parte del Commissario.
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E’ stato lo stesso Commissario straordinario a notificare
ieri, con una lettera ai cittadini e per conoscenza ai loro
sindaci, l’avvio dei procedimenti di sospensione del contributo
e dell’intervento sostitutivo, che saranno conclusi entro 30
giorni dalla data di ricevimento della missiva. I soggetti
interessati avranno a disposizione 20 giorni per la
presentazione di memorie scritte e documenti. Se entro questo
periodo i cittadini inadempienti regolarizzeranno la loro
posizione si provvederà al ripristino del CAS e non si darÃ
seguito all’intervento sostitutivo.
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