Il Comune di Alpago si distingue tra oltre 2.600 partecipanti e ottiene un importante finanziamento di 700mila euro grazie al bando nazionale per la riqualificazione dei Piccoli Comuni. Il progetto, che si colloca all’ottavo posto in una graduatoria nazionale e al primo in Veneto, prevede il completamento del primo piano della nuova scuola materna di Farra, con l’obiettivo di realizzare nuovi e moderni spazi scolastici.
Il sindaco Alberto Peterle ha espresso grande soddisfazione per il risultato, sottolineando l’impegno del Comune e l’efficace collaborazione con l’Ufficio tecnico e i progettisti. «Grazie a questo finanziamento, potremo completare un’opera fondamentale per la nostra comunità», ha dichiarato il primo cittadino, aggiungendo che il progetto consentirà pure di risolvere definitivamente la questione abitativa delle Sorelle del Sacro Costato, responsabili della gestione dell’asilo, attualmente alloggiate in container esterni.
L’assessore ai Lavori pubblici, Albino Dazzi, ha fornito invece ulteriori dettagli sul progetto, dal valore complessivo di 1 milione di euro. Il bando copre il 70% dei costi, lasciando al Comune l’onere di finanziare i restanti 300mila euro, somma già disponibile in virtù dei fondi ottenuti dalla fusione dei Comuni: «Il primo piano della scuola, attualmente al grezzo, verrà trasformato in un ambiente multifunzionale, in grado di ospitare un refettorio per gli alunni e una foresteria per le Sorelle del Sacro Costato – ha spiegato -. Gli spazi saranno progettati per essere facilmente adattabili a diverse esigenze future, incluse quelle di protezione civile in caso di emergenza».
Secondo l’assessore all’Istruzione, Beatrice Saviane, l’intervento rientra in un più ampio piano di riorganizzazione dei plessi e di miglioramento dell’edilizia scolastica nel Comune: «Il nuovo spazio polifunzionale offrirà un ambiente adatto per accogliere tutti gli alunni del polo di Farra, dove verranno accorpate le scuole elementari di Puos. Questa struttura non solo risponde alle esigenze educative attuali, ma è anche progettata per essere flessibile e in linea con le necessità didattiche».
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