Incidente mortale nella notte tra il 20 e il 21 ottobre sul lungomare San Giorgio di Bari. Per cause ancora da chiarire, intorno all’una una Mini Cooper con all’interno cinque ragazzi – tutti tra i 18 e i vent’anni – ha sbandato ed è finita fuori strada sugli scogli all’altezza della spiaggia di Torre Quetta.
Sono intervenute due squadre dei vigili del fuoco, che hanno lavorato tutta la notte per liberare i ragazzi bloccati nelle lamiere del veicolo, insieme con il personale del 118 per prestare soccorso ai feriti e la polizia municipale che ora indaga sulla dinamica.
Uno di loro, diciannovenne, è morto per le gravi lesioni riportate, mentre gli altri sono stati trasportati all’ospedale Di Venere, al Policlinico e all’ospedale San Paolo di Bari. I due ricoverati al Policlinico sono attualmente in Rianimazione, è in gravi condizioni anche il giovane ricoverato al Di Venere. Sul posto anche la polizia locale per la gestione del traffico.
La vittima è Francesco Damiani, un ragazzo del quartiere San Paolo di Bari che lavorava come barbiere. Era un grande appassionato di automobili e delle partite di calcio, con decine di post su facebook riferiti alla squadra del cuore, l’Inter. Solo pochi giorni fa la madre Alfia aveva scritto sui social un messaggio di buon onomastico “al mio primo grande amore, ti amo”.
Ore di grande apprensione per i feriti: un ventenne è intubato a seguito di un trauma cranico e contusioni polmonari, l’altro ragazzo in Rianimazione, di 18 anni, è stato operato d’urgenza per la lacerazione della milza e fratture varie.
Torna così al centro della cronaca un tratto ‘maledetto’ del lungomare sud barese. L’incidente è infatti avvenuto all’altezza dell’incrocio con via Anastasio Ballestrero – poco prima di Torre Quetta – tratto frequentatissimo dai veicoli, soprattutto nel periodo estivo, in quanto via di esodo verso i lidi. La memoria torna inevitabilmente a 22 anni fa, quando nella notte tra il 13 e 14 aprile proprio su quel tratto morirono altri due giovanissimi: il 20enne Vincenzo Moretti e la cugina Maria Ester, anche in quel caso per un incidente stradale. Proprio per tenere alta l’attenzione sul problema era nata l’associazione ‘Ciao Vinny’, che più volte aveva indicato quanto fosse pericoloso quel tratto di lungomare, dove nel tempo sono state installate bande rumorose sull’asfalto e segnaletica che ricorda ai conducenti di rallentare.
Intanto in rete continuano a moltiplicarsi i messaggi di commiato per la scomparsa di Damiani, da tutti chiamato ‘Kekko’, come si presentava anche sui social. “Oggi quando ho saputo della tua terrificante notizia si è gelato il sangue e non volevo crederci” scrive un suo ex allenatore sportivo. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti per l’incidente c’è naturalmente quello dell’alta velocità, visti che gli ingenti danni riportati dalla vettura. Un pericolo che la vittima ben conosceva; non a caso aveva rilanciato sul suo profilo social l’appello di una donna che chiedeva di pregare per il nipote finito in coma proprio a seguito di un incidente stradale.
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