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Il Monte dei Paschi spiazza ancora una volta il mercato con un utile netto superiore alle stime: nel secondo trimestre 2024 Banca Mps registra un utile di 827 milioni sul quale c’è un effetto positivo netto per le imposte di 457 milioni. Il semestre va in archivio quindi con un utile di 1.159 milioni (+87%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il risultato operativo lordo cresce del 18% a 1.106 milioni, con il margine di interesse che cresce dell’8%. I costi operativi salgono dell’1,2% a 925 milioni. Il cost/income del semestre cala al 46% (49%). Il costo del credito nel secondo trimestre è di 50 punti base, in linea con le previsioni. L’npe ratio netto è al 2,4% con un tasso di copertura dei crediti deteriorati al 49,8% in rialzo rispetto a dicembre.

La banca presieduta da Nicola Maione nel semestre ha realizzato ricavi per 2.031 milioni (+9,7%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I ricavi di Banca Mps del secondo trimestre 2024 risultano in aumento rispetto al trimestre precedente (+0,5%) grazie alla positiva dinamica registrata dalle commissioni nette. Il margine di interesse al 30 giugno 2024 è risultato pari a 1.172 milioni. La crescita è stata guidata prevalentemente dal maggior contributo dei rapporti con banche centrali. In particolare, al 30 giugno 2024 è stato contabilizzato un beneficio netto pari a 67 milioni rispetto al costo netto di 60 mln del corrispondente periodo del 2023.

L’andamento di Banca Mps nel primo trimestre 2024 è stato in parte bilanciato dal maggior costo delle emissioni obbligazionarie, principalmente a seguito del rinnovato ricorso al mercato istituzionale, e, nei rapporti con la clientela, dall’aumento del costo del funding commerciale. Le commissioni nette nel semestre crescono a 736 milioni (+9,8%). Le spese per il personale a 608 milioni aumentano del 5,9% per effetto del rinnovo del contratto nazionale. Il risultato operativo lordo è pari a 1.106 milioni. Il costo del credito clientela pari a 204 mln è sostanzialmente stabile, si legge in una nota, rispetto ai 205 mln del periodo di confronto. Il risultato operativo netto del Gruppo al 30 giugno 2024 è pari a 897 mln (734 mln). Il risultato del secondo trimestre è pari a 370 mln, in calo rispetto al secondo trimestre dello scorso anno (383,3 milioni). Le imposte sul reddito di periodo registrano un contributo positivo pari a 453 mln (4 mln) imputabile principalmente alla rivalutazione delle Dta conseguente all’aggiornamento delle proiezioni reddituali del Gruppo desunte dal nuovo piano Industriale 2024-2028, al netto della fiscalità relativa al risultato economico del semestre.

La banca guidata dall’amministratore delegato Luigi Lovaglio registra volumi di raccolta complessiva pari a 196,4 mld, evidenziando una crescita di 3,6 mld di euro rispetto al 31 marzo 2024. I volumi di raccolta diretta si sono attestati a 96,5 mld di e risultano in aumento rispetto ai valori di fine marzo 2024 (+3,8 mld). I finanziamenti clientela si sono attestati a 78 mld, in flessione rispetto al 31 marzo 2024 (-0,4 mld), soprattutto sui mutui, che scontano le rate in scadenza. Il totale finanziamenti clientela deteriorati del Gruppo Mps al 30 giugno 2024 è risultato pari a 3,7 mld in termini di esposizione lorda, in lieve aumento (+0,1 mld) rispetto al 31 marzo 2024 e al 31 dicembre 2023 (+0,3 mld). Mps al 30 giugno 2024 registra un Cet1 capital ratio al 18,1%, deducendo dal capitale i dividendi maturati nel primo semestre assumendo un pay out ratio del 75% dell’utile ante imposte, e il Total capital ratio è risultato pari a 21,4%.


Piano assunzione per 800 giovani

Il Monte dei Paschi nell’aggiornamento del piano industriale indica un target di utile pre-tax di 1,4 miliardi nel 2026 e 1,7 miliardi al 2028, con un miglioramento del costo del rischio con un coefficiente patrimoniale sopra il 18% in arco di piano “assumendo nel periodo un livello attraente di distribuzione di dividendo”. Il target dei ricavi è di 3,6 miliardi al 2026 (4,1 miliardi al 2028). Quello dei costi indica un cost/income al 50% al 2028. Il piano prevede investimenti per le nuove tecnologie di circa 500 milioni e azioni mirate allo “sviluppo dei talenti” della banca con l’assunzione di 800 giovani professionisti.


Le dichiarazioni sui risultati del secondo trimestre 2024 del presidente di Mps Luigi Lovaglio

Il Monte dei Paschi stima di chiudere l’anno con un utile ante imposte di 1,3 miliardi indica l’amministratore delegato Luigi Lovaglio nella presentazione agli analisti dei dati del semestre e soprattutto del piano industriale 2024-2026. Il pay out ratio cresce dal 50 al 75% indica il top manager con un’indicazione di dividendo cash sul 2024 di 950 milioni. “Abbiamo già superato i target al 2026 per questo aggiorniamo il piano” indica il manager agli analisti. La frase chiave del nuovo piano, spiega Lovaglio, è quella di una banca commerciale semplice e chiara che ruota attorno ai clienti. Rafforzamento della banca online Widiba con l’ingresso in arco piano di altri 200 consulenti finanziari e ingenti investimenti nella intelligenza artificiale che impatterà nella valutazione dell’erogazione del credito caratterizzano il piano.

I target aggiornati del piano industriale al 2026 indicano ricavi a 3,84 miliardi pressoché stabili rispetto alla stima a fine di quest’anno (+0,1%), e un risultato operativo di 1,52 miliardi (-0,8% nel biennio) mentre nel biennio successivo è attesa una crescita del 2,9% a 1,74 miliardi. Il Cet1 ratio a fine piano è stimato al 18,5%. Gli investimenti nella piattaforma digitale del gruppo favoriranno una crescita delle commissioni previste in aumento di 260 milioni in arco di piano. Oltre al piano di assunzioni di giovani talenti, Lovaglio indica un piano di riqualificazione delle risorse umane della banca a servizio dell’attività commerciale.

Dalle slide presentate agli analisti emerge che 190 milioni sui circa 500 di investimenti complessivi andranno per il rafforzamento dell’attività commerciale attraverso i sistemi di intelligenza artificiale. Si tratta della voce più importante tra gli investimenti, seguita dai 100 milioni per lo sviluppo di piattaforme per l’innovazione. Altri 60 milioni andranno alla cibersicurezza.

Il piano poi prevede 2 miliardi di possibili cessioni di crediti deteriorati; lo stock lordo dai 3,7 miliardi attuali scenderà nel 2028 a 3,2 miliardi. Mps conta anche sul valore potenziale delle Dta. Sui conti del 2024 avranno un impatto positivo sul conto economico di 400 milioni per un utile netto stimato a 1,7 miliardi e a fine piano, nel 2028 avrà ancora 2,2 miliardi di Dta in bilancio e 500 milioni fuori bilancio.

Riguardo al contenzioso, Lovaglio ha ribadito che si procede con una linea di prudenza ma che man mano che le situazioni si risolveranno positivamente per la banca gli accantonamenti, come già avvenuto in passato, verranno rimossi con beneficio per il conto economico.

 

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