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Anche per l’Emilia-Romagna doveva essere l’estate del definitivo rilancio del trasporto ferroviario, guidata, come negli ultimi anni, dall’intensificazione dei servizi regionali di Trenitalia Tper per la riviera romagnola.

Purtroppo le promesse del nuovo orario di giugno sono durate un mese, fino al deragliamento di Parma dello scorso 11 luglio, che ha comportato gravissime restrizioni nei collegamenti tra la stessa Parma e Reggio Emilia, svolti su un solo binario, ora in corso di riattivazione, ma che ha causato in questi 20 giorni pesanti disagi all’utenza con bus sostitutivi e la diminuzione dei treni disponibili, obbligando i tanti passeggeri diretti in Riviera ad affollare un numero di treni inferiore alle necessità.

Un incidente non prevedibile, che si è manifestato proprio nel periodo estivo in cui i gestori delle infrastrutture ferroviarie avevano programmato limitazioni e interruzioni del servizio ferroviario per lavori di manutenzione e potenziamento.

FER, per conto della Regione Emilia-Romagna, aveva programmato la chiusura per periodi da 1 a 3 mesi di 7 tratte ferroviarie su 11 di proprietà regionale proprio per adeguamenti tecnologici. Dal canto suo RFI, il gestore della rete nazionale, per il territorio emiliano-romagnolo aveva pubblicato un elenco nutrito di interventi, i più rilevanti per il nodo di Parma e sulla linea Bologna-Prato, la vera “regina” delle interruzioni. Un festival non invidiabile di bus sostitutivi di treni soppressi, di cui però nonn possono garantire capacità, comfort e tempi di percorrenza.

In questo contesto non poteva mancare il contributo dell’Alta Velocità che negli ultimi mesi, a costo del biglietto invariato, ha visto crollare i propri dati di affidabilità e puntualità a livelli mai visti prima. Viene ora comunicato che l’intera rete dell’Alta Velocità Torino-Milano-Bologna-Roma sarà interessata da lavori di “miglioramento della qualità del servizio”.

L’Emilia-Romagna sarà interessata da interruzioni sulla tratta A.V. Milano-Bologna dal 12 al 18 agosto che produrranno ritardi stimati in 120 minuti, mentre dal 19 al 23 agosto seguiranno rallentamenti con ritardi previsti sulla tratta di 80 minuti, ridotti a 20 per i treni diretti sull’Adriatica.

Disservizi impensabili per dimensioni dei ritardi preventivati nel pieno dell’esodo di Ferragosto che, altrettanto prevedibilmente, finirà per coinvolgere i treni Intercity e Regionali delle linee tradizionali.

Per Federconsumatori Emilia-Romagna sono maturi i tempi per una verifica delle tracce orarie sulla rete dell’Alta Velocità chiaro sintomo di saturazione degli spazi. La pesante débâcle di prestazioni che sta attraversando da mesi l’A.V. ormai contraddice la “promessa di vendita” dei due gestori, Trenitalia e Italo che, a fronte di prezzi non economici, non garantiscono più la velocità e il comfort promesso.

Gli stessi lavori ora annunciati produrranno ulteriori pesantissimi disagi agli incolpevoli passeggeri, senza che nessuno della “catena di comando” si senta in dovere di garantire che questi interventi risolvano anche i problemi ante-interruzione estiva. Un’ulteriore stortura è rappresentata dai Frecciarossa che percorrono la linea Adriatica da Bologna a Lecce dove l’Alta Velocità è solo una suggestione derivata dal nome del treno, mentre l’infrastruttura attuale non può consentire velocità diverse da quelle di un normale Intercity.

Federconsumatori Emilia-Romagna sostiene da sempre il potenziamento delle infrastrutture ferroviarie della regione quale caposaldo di una mobilità realmente sostenibile. Non può essere però condivisibile quanto si è manifestato in queste ultime settimane per investimenti “indifferibili” che stanno causando nell’immediato disservizi ben maggiori di quelli che si propongono di risolvere. Se esiste realmente questa disponibilità di risorse risulta colpevole non averla utilizzata per opere sicuramente necessarie come la soppressione dei troppi passaggi a livello presenti su tratte regionali e nazionali dell’Emilia-Romagna, pericolosi per la sicurezza degli utenti e l’affidabilità del servizio, dopo l’acquisizione dei nuovi treni e l’elettrificazione delle linee regionali.

 

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