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Zona logistica semplificata, nomina del prossimo presidente dell’Autorità di sistema portuale di Ravenna, linea ferroviaria Castelbolognese-Bologna. Sono questi i temi caldi su cui è intervenuto il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Galeazzo Bignami in visita ieri al porto di Ravenna. “Sono qui per riaffermare la rilevanza strategica di questo scalo per la Regione Emilia-Romagna e per tutto il sistema intermodale nazionale e internazionale di cui è un punto d’eccellenza imprescindibile”. Così ha commentato al suo arrivo all’Autorità di sistema portuale, accolto dal presidente Daniele Rossi, dal direttore operativo Mario Petrosino e dal direttore marittimo e comandante della Capitaneria di Porto Michele Maltese. Il viceministro è polemico con l’ente di via Aldo Moro.

“Il Decreto per la Zls è già pronto – ha detto –, i tecnici del ministero dell’Economia e delle finanze hanno però rilevato delle distonie tecniche nel piano di sviluppo strategico della Regione rispetto ai termini di attuazione della Zls. Servirà quindi un allineamento, per il quale è già aperto un dialogo”. E ancora, il rinnovo della presidenza dell’Autorità portuale di Ravenna. Su questo ha scambiato una battuta con il presidente Rossi: “Il lavoro fatto è tanto, ma a tagliare i molti nastri sarà un altro”. Il secondo mandato di Rossi scade, infatti, a gennaio 2025. Nel sito del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è pubblicato il bando per presentare le manifestazioni di interesse. Oltre a quella di Ravenna, sono 8 le AdSP di cui si rinnovano gli organi. La legge prevede che il nuovo presidente sia nominato dal ministro, d’intesa con il presidente della Regione sentite le Commissioni parlamentari. È probabile che il confronto si tenga alla fine di quest’anno “non sappiamo con quale presidente di Regione – ha affermato Bignami – ma siamo certi con quale governo. Il porto di Ravenna nel Paese è tra i ‘top five’, è ambito, le candidature saranno sicuramente di altissimo livello e le valuteremo nella coerenza con le strategie del governo per questi territori”.

Il viceministro ha sottolineato che Roma non ha lesinato nel destinare le risorse a Ravenna. Nell’elogiare il lavoro del presidente Rossi e della struttura dell’AdSP nel portare a compimento con un anno di anticipo progetti importanti, li ha riepilogati: l’approfondimento dei fondali prima a -12,50 e poi a -14,50 metri e il risanamento delle banchine (500 milioni); la diga frangiflutti (300 milioni) per mettere in sicurezza le operazioni del rigassificatore di Snam; il cold ironing (35 milioni), il sistema di elettrificazione delle banchine che permetterà alle navi in sosta di spegnere i motori e alimentarsi tramite energia elettrica prodotta con pannelli fotovoltaici. Ci sono poi i progetti in via di definizione che vedono la presenza di due aziende dello Stato: Eni per l’impianto di cattura, trasporto e stoccaggio della CO2 in giacimenti offshore di gas esauriti o in via di esaurimento (1 miliardo) e Snam per il rigassificatore in Adriatico 8 km al largo della località di Punta Marina (un altro miliardo).

E ancora, le crociere con la nuova stazione marittima a Porto Corsini (40 milioni) e il Parco delle Dune (8milioni). A proposito del centinaio di milioni che mancano per completare gli interventi sulle banchine, ha affermato che “costituiscono il completamento di un investimento molto articolato, di un’opera necessaria per tutto il territorio, che confidiamo di poter fare”.

Maria Vittoria Venturelli

 

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