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L’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani (INPGI) ha stabilito le scadenze e le regole per il versamento dei contributi minimi per l’anno 2024. Tali contributi riguardano i giornalisti autonomi, comprendendo sia i liberi professionisti con partita IVA sia coloro che operano senza partita IVA, includendo anche chi partecipa in società semplici o associazioni tra professionisti.

È importante sottolineare che anche i proventi derivanti dalla cessione di diritti d’autore rientrano nell’obbligo contributivo. Il pagamento dei contributi minimi deve essere effettuato entro il 31 luglio 2024, mentre la dichiarazione reddituale va presentata entro il 30 settembre 2024. In questo articolo, esamineremo gli obblighi contributivi, le aliquote applicabili, le scadenze e le modalità di pagamento, oltre a fornire una panoramica sulle esenzioni e riduzioni previste.

Contributi minimi INPGI: chi deve versare

I giornalisti iscritti all’INPGI che operano come lavoratori autonomi sono tenuti a versare un contributo annuale. Questa disposizione si applica sia ai giornalisti liberi professionisti con partita IVA sia a quelli che svolgono attività occasionali senza partita IVA. Anche i giornalisti che partecipano in società semplici o associazioni professionali, nonché coloro che percepiscono redditi dalla cessione di diritti d’autore, devono versare i contributi. Per il 2024, i contributi e le scadenze dell’INPGI sono definiti come segue:

  • Contributo Soggettivo:
    • Aliquota: 12% del reddito professionale netto.
    • Contributo minimo: 298,66 € per i giornalisti con oltre 5 anni di attività, 149,33 € per quelli con meno di 5 anni e per i pensionati.
  • Contributo Integrativo:
    • Aliquota: 4% del reddito.
    • Contributo minimo: 99,55 € per i giornalisti con più di 5 anni e pensionati, 49,78 € per i giornalisti con meno di 5 anni.
  • Contributo di Maternità:
    • Fissato a 18,43 € per tutti gli iscritti.

Per i giornalisti che svolgono attività giornalistica in forma autonoma, il contributo soggettivo è calcolato fino al limite del massimale annuo imponibile, stabilito dall’articolo 2, comma 18, della legge n. 335/1995. Per l’anno 2024, tale massimale è stato fissato a 119.650,00 euro. È importante notare che il contributo integrativo, pari al 4%, deve essere versato sull’intero reddito lordo, anche se questo supera il massimale indicato. I dettagli specifici sugli importi dei contributi minimi per il 2024 sono riportati nella circolare n. 2 del 2024. La scadenza per il pagamento dei contributi minimi è fissata per il 31 luglio 2024 (pagamento dei contributi minimi a titolo di acconto, relativo ai redditi dell’anno corrente). Il 30 settembre 2024 è la scadenza per la comunicazione dei redditi professionali percepiti nell’anno precedente tramite il portale telematico INPGI. Il 31 ottobre 2024 è il termine per il pagamento del saldo dei contributi dovuti, relativo ai redditi dell’anno precedente.

Riduzioni e specificità per determinati casi

L’art. 3 del Regolamento INPGI vigente stabilisce una riduzione del contributo minimo per i giovani iscritti. I giornalisti iscritti all’Ordine professionale da meno di cinque anni beneficiano di una riduzione del 50% sul contributo minimo dovuto. Questa anzianità si calcola alla data del 31 luglio 2024, facendo riferimento alla data di iscrizione all’Albo professionale, che include l’elenco dei professionisti, il registro dei praticanti e l’elenco dei pubblicisti. Pertanto, per l’anno 2024, possono versare il contributo minimo ridotto coloro che risultano iscritti all’Ordine a partire dal 31 luglio 2019.

L’art. 18, co. 11, D.l. n. 98 del 2011, conv. in l. n.111 del 2011, disciplina la contribuzione per i giornalisti già pensionati alla data del 31 luglio 2024. La contribuzione dovuta è fissata a un’aliquota non inferiore al 50% di quella ordinaria. Di conseguenza, il minimo contributivo dovuto da questi soggetti sarà pari al 50% di quello ordinario.

Occorre sottolineare che non tutti i giornalisti autonomi sono tenuti al versamento dei contributi minimi. Ad esempio, sono esentati i giornalisti che operano esclusivamente sotto un contratto di collaborazione coordinata e continuativa, poiché in tali casi l’onere contributivo è a carico del committente. Tuttavia, è obbligatorio notificare all’INPGI la modalità con cui viene svolta la professione. Inoltre, i giornalisti che non prevedono di svolgere attività autonoma nel 2024 possono esentarsi dal versamento, previa comunicazione scritta di cessata attività.

Pagamento e modalità di versamento

Per il pagamento dei contributi, i giornalisti devono utilizzare il Modello F24/Accise, specificando i codici tributo e identificativi corretti. In alternativa, è possibile effettuare il versamento tramite bonifico bancario. Gli importi dovuti per il reddito eccedente il minimale devono essere versati entro il 31 ottobre 2024, con la possibilità di rateizzare il pagamento in tre rate, con scadenze fissate al 31 ottobre, 30 novembre e 30 dicembre 2024.

Inoltre, i giornalisti autonomi devono presentare una dichiarazione annuale dei redditi percepiti per attività giornalistica. Questa dichiarazione è obbligatoria e deve essere trasmessa esclusivamente in modalità telematica entro il 30 settembre 2024, utilizzando il modello RED/GS. La corretta compilazione e l’invio di questa dichiarazione sono necessari per garantire la regolare contribuzione previdenziale e per evitare sanzioni. Infatti, il mancato pagamento dei contributi INPGI entro le scadenze previste, oltre a comportare sanzioni, prevede anche l’applicazione di interessi di mora. In generale, le sanzioni sono proporzionali all’importo non versato e possono aumentare con il ritardo del pagamento. Inoltre, il mancato pagamento può comportare anche la perdita di alcuni diritti previdenziali.

Conclusione

La contribuzione previdenziale per i giornalisti autonomi iscritti all’INPGI serve per la tutela e il mantenimento dei diritti pensionistici e assistenziali. Le scadenze fissate per il 2024, con il termine del 31 luglio per il pagamento dei contributi minimi e del 30 settembre per la dichiarazione reddituale, richiedono un’attenta pianificazione per evitare sanzioni e interessi di mora. Comprendere le scadenze per i contributi minimi e massimali è di massima importanza per garantire una corretta gestione delle proprie obbligazioni previdenziali. Questi elementi non solo influenzano la situazione finanziaria dei giornalisti e dei liberi professionisti, ma anche la loro pianificazione a lungo termine. Per questo motivo, è consigliabile rimanere sempre aggiornati sulle normative vigenti e, se necessario, consultare un professionista del settore per una gestione accurata e personalizzata delle proprie esigenze contributive.

 

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