“Contributo per la casa o alberghi per le famiglie con persone fragili” #finsubitoagevolazioni

Un doppio canale per gestire l’emergenza sfollati: chi è stato costretto a lasciare la propria abitazione dopo il crollo dello scorso 22 luglio potrà ricevere dal Comune di Napoli un contributo per un’autonoma sistemazione o, nel caso dei nuclei familiari più fragili, avrà la possibilità di essere ospitato in albergo.

Lo ha spiegato questa mattina il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi:  “Dobbiamo gestire questa fase transitoria e ci vuole un programma di sostegno alle persone che sono state sfollate dalla Vela Celeste e che quindi hanno una situazione emergenziale che verrà affrontata con un doppio canale. Agli sfollati verrà data la possibilità di avere una sistemazione alberghiera per i nuclei familiari più fragili, anche temporanea – spiega Manfredi – e poi il Comune ha istituito un contributo di autonoma sistemazione che consente in questa fase alle famiglie di trovare una sistemazione autonoma”.  

Molte famiglie ad oggi sono all’interno della sede di Scampia dell’Università Federico II e nei giorni scorsi il rettore, Matteo Lorito, aveva spiegato che tale situazione non può permanere oltre il 15 agosto. Una “scadenza” rispetto alla quale Manfredi si è detto convinto che saranno trovate soluzioni alternative.

“L’obiettivo primario è accelerare i lavori che sono legati alla costruzione delle nuove abitazioni così da dare una soluzione definitiva a questo problema che si trascina ormai da oltre 40 anni”.  A margine del Consiglio comunale il sindaco ha riferito che per quanto riguarda il piano di costruzione delle nuove abitazioni in cui saranno allocati i residenti delle Vele, in attuazione del programma di rigenerazione urbana “Re Start Scampia”, “uno dei cantieri è stato già consegnato e i lavori sono cominciati, mentre per l’altro blocco di edifici, da realizzare proprio vicino alla Vela Celeste, la consegna del cantiere avverrà nella prima settimana di settembre”. 

Per quanto riguarda la platea, i numeri del censimento realizzato due anni fa dall’amministrazione comunale dicono che nelle tre Vele risiedono quasi 500 nuclei familiari, ovvero 1.800 persone, di cui 800 minori e 200 disabili. “Un quadro che – evidenzia Manfredi “è di estrema fragilità. Noi abbiamo un obbligo non solo morale ma anche giuridico di garantire assistenza, sostegno e ospitalità a tutte le famiglie con fragilità”. Il primo cittadino rispetto al tema del reinsediamento nei nuovi alloggi ha evidenziato che “in questa fase è stata già fatta una valutazione attenta dei requisiti della platea e la larga maggioranza ha tali requisiti, poi esistono situazioni marginali che sono sotto attenzione e che continueremo a seguire”.