La Banca Mondiale ha dichiarato martedì che il suo consiglio di amministrazione ha approvato un credito di 1 miliardo di dollari per l’Etiopia, mentre il Paese del Corno d’Africa cerca di portare avanti una ristrutturazione del debito da tempo in corso.
Il secondo Paese più popoloso dell’Africa dopo la Nigeria ha ottenuto un programma quadriennale da 3,4 miliardi di dollari dal Fondo Monetario Internazionale lunedì, poche ore dopo che la banca centrale del Paese ha fatto fluttuare la valuta birr, aprendo la strada alla revisione del debito.
Anche l’Associazione Internazionale per lo Sviluppo (IDA) della Banca Mondiale concederà un credito agevolato di 500 milioni di dollari all’Etiopia, ha dichiarato il finanziatore globale in un comunicato.
“L’IDA prevede di fornire circa 6 miliardi di dollari di nuovi impegni nei prossimi tre anni fiscali e di sostenere le riforme economiche attraverso un sostegno al bilancio ad erogazione rapida”, ha dichiarato la Banca Mondiale. Il finanziamento fa parte di un pacchetto di finanziamenti da 10,7 miliardi di dollari da parte di FMI, Banca Mondiale e altri creditori, secondo i funzionari etiopi.
L’Etiopia ha cercato di ristrutturare il suo debito sovrano nel 2021, nell’ambito dell’iniziativa Quadro Comune del G20 per offrire aiuti ai Paesi in via di sviluppo, ma i progressi sono stati rallentati da una guerra civile nella regione settentrionale del Tigray, terminata l’anno successivo.
I segnali di un nuovo slancio nel tortuoso percorso di ristrutturazione del debito dell’Etiopia hanno seguito il completamento delle revisioni del debito del Ciad e dello Zambia nell’ambito del Quadro comune. Il Ghana è in coda alla propria ristrutturazione del debito nell’ambito dell’iniziativa.
I partner di sviluppo dell’Etiopia hanno accolto con favore il passaggio ad un tasso di cambio basato sul mercato, ma alcuni analisti hanno affermato che la mossa potrebbe far aumentare l’inflazione e il costo della vita, soprattutto per i residenti più poveri.
Il Paese deve inoltre affrontare una serie di altre sfide, tra cui l’impatto del cambiamento climatico e la ricostruzione post-bellica del Tigray. (Servizio di Urvi Dugar; Scrittura di Duncan Miriri; Redazione di Mark Porter e Paul Simao)
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