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Sale la tensione per la trimestrale di questa sera di Microsoft che dovrà dire se le paure degli investitori sull’intelligenza artificiale saranno dissipate. Dopo i conti di Alphabet, il mercato ha subito uno shock perché è emerso come in realtà la nuova tecnologia non stia portando per ora un vero valore aggiunto ai risultati di bilancio (Alphabet: la trimestrale batte le attese ma le azioni scendono). La società madre di Google continua a guadagnare con la ricerca e il cloud, come tradizionalmente fa, ma ancora gli effetti dell’AI (Artificial Intelligence) non si vedono. Questo ha alimentato i dubbi che il clamore intorno all’intelligenza artificiale sia eccessivo, soprattutto in relazione agli enormi investimenti, e che quindi forse tutto quanto vada ridimensionato.

 

I sostenitori della bolla in stile dot-com sono riemersi e nel frattempo le quotazioni in Borsa delle grandi società tecnologiche hanno subito un contraccolpo. Microsoft ha la possibilità di dimostrare che si è trattato solo di un grande spavento. Tutti gli occhi sono puntati sull’attività di cloud computing Azure, mentre gli investitori si chiedono se la crescita sia abbastanza ampia da giustificare la quantità enorme di denaro speso per l’intelligenza artificiale. 

 

 

Trimestrale Microsoft: riflettori sull’intelligenza artificiale

Microsoft è considerata il maggiore beneficiario nella corsa sull’AI per via del suo legame con la start-up OpenAI, pioniera della tecnologia con il chatbot ChatGPT. Nel primo trimestre (terzo trimestre fiscale), la spesa in conto capitale AI di Microsoft è ammontata a 10,95 miliardi di dollari. Ora gli analisti si aspettano un balzo a 13,64 miliardi di dollari nel secondo quarto dell’anno (quarto trimestre fiscale). Il punto è come ciò si è tradotto nei ricavi di Azure. Secondo i dati di Visible Alpha, la crescita del cloud dovrebbe essere rimasta costante a circa il 31% nel trimestre di giugno, ma gli investitori vogliono vedere un contributo maggiore dell’AI rispetto al 7% registrato nei precedenti tre mesi. “Gli investitori saranno molto concentrati sulla capacità di Microsoft di continuare ad accelerare la crescita dei ricavi, in particolare la parte relativa all’intelligenza artificiale. Se questo non dovesse materializzarsi e gli aumenti degli investimenti continuano, gli investitori potrebbero rimanere delusi”, ha dichiarato Gil Luria, analista software senior di D.A. Davidson.

 

Il gigante di Redmond ha ribadito che la spesa per i data center in questo momento è estremamente importante per capitalizzare la domanda di intelligenza artificiale. La dichiarazione fa il paio con quella rilasciata la settimana scorsa dall’amministratore delegato di Alphabet, Sundar Pichai, secondo cui sottoinvestire nell’AI in questo momento è molto più rischioso che farlo eccessivamente. Igor Tishin, analista del gestore patrimoniale Harding Loevner, è ottimista. “Sebbene l’attenzione sia stata rivolta alle applicazioni destinate ai consumatori come ChatGPT, l’intelligenza artificiale generativa è potenzialmente un’opportunità più ampia per le imprese e Microsoft è incredibilmente ben posizionata per capitalizzare la propria base installata”, ha affermato.

 

A livello complessivo, comunque, per la trimestrale di Microsoft gli analisti si aspettano un incremento del 14,6% delle entrate nel periodo aprile-giugno, in calo rispetto al +17% registrato nel trimestre precedente. La spiegazione è data dal rallentamento della crescita relativa al business di personal computer che include Windows e il pacchetto dei giochi Xbox. Quanto all’area che ospita la suite di app Office, Linkedin e 365 Copilot, le aspettative sono per un incremento dei ricavi del 10%.

 

 

 



 

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