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Chi ha la Partita Iva e desidera chiedere un mutuo alla banca potrebbe rimanere molto deluso. Ecco cosa bisogna fare.

Tutte le banche chiedono garanzie prima di erogare un finanziamento, e ciò ha ovviamente un senso; ma sembra che alle Patite Iva siano chieste ancora più garanzie e prove a sostegno della sicurezza finanziaria.

La società chiede ai cittadini flessibilità soprattutto nel lavoro ma poi è la società stessa che denigra chi si è adeguato. Basti pensare al mondo del lavoro: chi accetta contratti a termine, co.co.co, collaborazioni stagionali o inizia un’attività in proprio con la Partita Iva, viene poi penalizzato quando chiede l’accesso al credito.

Ho la partita Iva, come faccio a chiedere un mutuo? Ecco cosa ti risponderà molto probabilmente la banca

Chi lavora da tanti anni come dipendente e ha una bella busta paga può certamente sperare di ottenere un finanziamento o un mutuo, magari per comprare l’auto o la casa. Per i titolari di partita Iva, purtroppo, non è così semplice, anche se non impossibile. Innanzitutto la banca va a controllare non tanto il tipo di attività svolto quanto il numero di anni di attività. Chi ha la Partita Iva da due o tre anni, insomma, rischia di vedersi sbatter la porta in faccia.

Anche se difficile, chi ha la partita Iva può accedere a finanziamenti – Designmag.it

Con qualche anno in più di attività, si dimostra alla banca di saper gestire il business e quindi si hanno (sempre poche comunque) chance in più, naturalmente presentando tutte le dichiarazioni dei redditi degli anni passati. Oltre a questo, la banca chiede anche la documentazione comprovante il pagamento delle tasse e non da ultimo che l’aspirante beneficiario del mutuo non abbia nessun debito né rate in corso.

Non è tutto, perché in caso di acquisto della casa, il libero professionista deve anticipare almeno il 20% del valore dell’immobile, anche se ormai va detto che il 100% di mutuo, a differenza del passato, non lo eroga più nessuno. Per aumentare le chance di risposta positiva, la Partita Iva deve presentare un Garante, possibilmente una persona che ha una busta paga e contratto a tempo indeterminato, o sottostare a una fideiussione.

Non vi è nessun obbligo legale, in realtà, dietro a questa richiesta, eppure molti istituti bancari fanno intendere che senza una polizza non si può accendere un mutuo. In sintesi, chi ha la Partita Iva può sperare di accedere a un finanziamento, ma si trova di fronte a maggiori difficoltà rispetto ai lavoratori dipendenti.

 

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