Il Professor Alessandro Bonsignore, indicato tra i possibili nomi provenienti dal mondo civico per la corsa alla carica di presidente di Regione Liguria, ha spiegato in una nota che non si candiderà e che il suo mondo resterà quello della sanità. Il Prof. Bonsignore è docente universitario di Medicina legale, coordinatore regionale del Centro trapianti e presidente dell’Ordine dei Medici di Genova.
Il nostro sostegno per la scelta del Professore
Qui Salute Magazine ribadisce il suo pieno sostegno al Presidente dell’Ordine dei Medici riconoscendo e apprezzando la sua scelta e il percorso intrapreso con impegno, dedizione e professionalità. Il nostro magazine è convinto che la strada tracciata dal Prof. Bonsignore sia quella giusta e che il suo impegno continuerà a portare frutti positivi per il SSN e per la comunità. Con fiducia, sosteniamo il Presidente Bonsignore nel suo continuo sforzo di innovare e migliorare il settore, assicurando un futuro in cui la salute della popolazione e il rispetto della professione medica siano sempre al centro delle politiche e delle azioni dell’Ordine dei Medici. Continuiamo a guardare con ammirazione al suo operato, certi che Alessandro Bonsignore proseguirà con la stessa passione e professionalità manifestata fino ad ora, portando avanti la missione di promuovere una sanità di qualità, rispettosa dei valori umani e professionali.
Le parole del Prof. Alessandro Bonsignore
Così in una nota, Il professor Alessandro Bonsignore annuncia che non è disponibile a candidarsi alla presidenza della Regione Liguria: “Sono onorato e lusingato che la Politica abbia pensato al sottoscritto come possibile futuro Presidente della Regione Liguria. Allo stesso tempo, mi sento in dovere di ringraziare di cuore tutti gli Amici, i Cittadini ed i Colleghi che – in queste ore – mi hanno manifestato affetto e stima, invitandomi chi a candidarmi, chi a proseguire nell’azione ordinistica (di sorveglianza e propositiva) a tutela della Salute della popolazione e del decoro e della dignità professionale.
Dopo adeguata riflessione, condivisa ovviamente con la mia famiglia, che è il bene più prezioso, tra le due opzioni ha prevalso la seconda per i seguenti motivi che, per trasparenza, cercherò di sintetizzare: innanzitutto la Sanità è il mio mondo, è l’ambito in cui ritengo di poter dare un contributo maggiormente significativo in un momento, peraltro, così delicato, di grande cambiamento ed enorme affanno del SSN.
In questo senso, a livello di istituzione ordinistica, credo sia indispensabile proseguire quell’attività imparziale ed autonoma che – da anni – portiamo avanti come Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, nella speranza che la voce dei Professionisti sia ascoltata, altrimenti ogni sforzo sarebbe vano.
A livello personale e professionale, invece, molti sono gli impegni che ho preso e che, per indole, non perdonerei a me stesso di aver lasciato a metà percorso.
Penso alla enorme responsabilità del Centro Regionale Trapianti, cui stiamo lavorando alacremente; penso all’Università ed alla mia passione per l’insegnamento, al desiderio di essere d’aiuto alla crescita umana e professionale dei nostri Studenti, dei giovani Medici e degli Specialisti in formazione; penso, ancora, al progetto in fieri di creare qualcosa di assolutamente innovativo, nel panorama nazionale, per lo studio e la ricerca in campo etico e medico legale.
Sono questi i motivi che, se fosse pervenuta una proposta ufficiale di candidatura, avrei messo – con grande onestà – sul piatto della bilancia.
In conclusione, tornando al concetto iniziale, quello del mondo della Sanità, credo sia arrivato il momento della unitarietà delle professioni sanitarie e del mettersi in gioco, tutti insieme, per provare a migliorare le sorti del nostro amato SSN”.
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