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Cronaca

di Gabriele Bonafede



Spi Cgil: «Così i palermitani pagano i tagli voluti dal governo Meloni». Nonostante le assicurazioni del ministro Fitto, Schifani alla fine dirotta la somma di 364 milioni di euro, originariamente programmata per la realizzazione del nuovo Ospedale Civico di Palermo.

«Addio al progetto del nuovo ospedale Civico di Palermo. Il governo Meloni taglia i 140 milioni dal fondo complementare alla Sicilia e la giunta Schifani dà il il via libera allo stop dell’ammodernamento di una delle maggiori strutture sanitarie del Mezzogiorno per coprire i progetti finanziati col Pnrr e il fondo complementare». La denuncia arriva dallo Spi Cgil Sicilia, che riporta quanto messo nero su bianco in una delibera di giunta dello scorso 26 luglio. Su proposta dell’assessora regionale alla Salute, Giovanna Volo, l’esecutivo guidato da Renato Schifani dà il via libera «all’utilizzo della somma di 364 milioni di euro, originariamente programmata per la realizzazione del nuovo Ospedale Civico di Palermo, […] al fine di garantire la totale copertura finanziaria dell’importo di euro 213.136.302,52, necessaria all’integrazione dei quadri economici dei predetti interventi infrastrutturali PNRR e al finanziamento dei progetti ricompresi nel programma ‘Ospedale Sicuro e Sostenibile’ ex PNC» (il programma nazionale complementare).

Tagli sanità Sicilia. «Già nel mese di marzo 2024 – osserva la segretaria regionale del sindacato, Maria Concetta Balistreri – denunciammo che la revisione del PNRR e i provvedimenti legislativi conseguenti avrebbero avuto un costo notevole per gli investimenti nella sanità siciliana. Venivano tagliati tutti gli investimenti che erano stati posti a carico del PNC. Parlavamo di circa 140 milioni di euro per la messa in sicurezza (soprattutto sismica) degli ospedali siciliani. Esprimemmo la grande preoccupazione che con le risorse disponibili non avremmo realizzato per intero le infrastrutture per la sanità territoriale (ospedali di comunità, COT, case di comunità)». 

«Il governo per bocca del ministro Fitto – prosegue Balistreri – provava a rassicurare tutti affermando che gli interventi sarebbero stati realizzati utilizzando le risorse di cui all’art 20 della legge 67/87 a disposizione delle Regioni ancora non spese. ll problema per la Sicilia è proprio questo: tutte le risorse relative alla nostra Regione a marzo 2024 risultavano impegnate». 

Nel lanciare l’allarme lo scorso marzo, il sindacato chiedeva con quali risorse si sarebbero realizzati gli interventi. «Nessuno ci rispose (non è una novità) e nessuno ci disse che avevamo torto o che avevamo sbagliato i calcoli. La risposta – prosegue Balistreri – l’abbiamo avuta adesso. Purtroppo, come avevamo detto, le risorse residue afferenti all’art. 20 della L.67/87 non erano sufficienti a coprire il taglio che il governo nazionale ha operato. Cosa si è inventata l’assessora Volo? La riprogrammazione del piano dell’art. 20. Cosa è uscito dal cilindro? Non si realizzerà più il nuovo Ospedale Civico di Palermo. L’importo originariamente previsto di 364 milioni di euro viene interamente riprogrammato per coprire il taglio a valere sul PNC e per il completamento delle infrastrutture per la sanità territoriale. Un bellissimo regalo alla comunità palermitana e al suo sindaco».




 

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