Novara – L’Agenzia nazionale Erasmus+ Indire ha ammesso al finanziamento europeo il progetto “BRIDGE – Building Relationships, Inspiring Diversity, Generating Empathy” presentato dal CPIA (Centro provinciale per l’istruzione degli adulti) di Novara e Vco. L’esito è stato comunicato a fine giugno 2024: il contributo è erogato nell’ambito del programma Erasmus+, azione KA122, ovvero mobilità di breve durata nel settore Educazione degli adulti.
Obiettivo del progetto BRIDGE è “Working transnationally”, proseguendo la strategia di internazionalizzazione del CPIA di Novara Vco. In pratica consiste in esperienze di aggiornamento professionale all’estero per docenti e personale amministrativo dell’istituto, in linea con il principio del lifelong learning, l’apprendimento individuale lungo tutto l’arco della vita. Si tratta di uno dei principi alla base dell’azione europea nel settore dell’educazione e della formazione, per realizzare una società più equa, inclusiva e al passo con le trasformazioni.
Con il progetto BRIDGE il CPIA di Novara Vco intende inoltre creare un “ponte”, una rete di relazioni internazionali che mettano in connessione la propria attività educativa con quella degli altri istituti europei: la sfida principale è proprio quella di volersi accreditare, quale valido interlocutore, nel campo della cooperazione internazionale e del panorama europeo dell’educazione degli adulti.
L’obiettivo è anche condividere attività e buone pratiche di lavoro, nonché 25 anni di esperienza su temi fondamentali come la diversità, l’inclusione e l’accoglienza di giovani adulti stranieri immigrati che costituiscono il cuore pulsante dell’utenza dell’istituto. Il CPIA accoglie infatti più di 1800 persone che sono giunte in Italia desiderose di imparare la lingua italiana e ottenere adeguata istruzione in vista di un futuro professionale nel nostro Paese.
La strategia di internazionalizzazione, intrapresa già lo scorso anno con il primo finanziamento Erasmus+, prosegue con questo secondo progetto attraverso un processo di riqualificazione del personale della scuola e dei suoi servizi, per poter aderire, quanto prima, a progetti di cooperazione internazionale sempre più organici e strutturati.
Sono 15 le borse di mobilità all’estero riconosciute dal programma europeo a questo progetto e destinate al personale docente ed Ata: corsi di lingua straniera e corsi di formazione in metodologia e didattica digitale per la costruzione di una “scuola digitale”, fortemente raccomandata e promossa dall’Unione europea.
La prima mobilità è appena iniziata: il professor Ferdinando Tempesta e l’impiegata amministrativa Lidia Renzi sono partiti domenica 21 luglio per Dublino, per un corso intensivo di lingua inglese di due settimane. Le altre mobilità all’estero, in Spagna e ancora in Irlanda, continueranno a settembre 2024, con l’inizio del nuovo anno scolastico, e si concluderanno a giugno 2025.
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