WALL STREET: indici su nuovi record, ottimismo su commercio
MILANO (MF-DJ)–Wall Street prosegue la seduta in rialzo, con il mercato
sempre piu’ ottimista sull’andamento dell’economia globale dopo l’annuncio
che l’accordo della cosiddetta fase-1 sara’ firmato entro meta’ mese.
Il Dow Jones avanza dello 0,43%, l’S&P 500 dello 0,24% e il Nasdaq
Composite dello 0,50%. I tre indici hanno aggiornato i loro record
assoluti intraday.
La sigla dell’intesa arrivera’ per il 15 gennaio, ha ribadito il
presidente statunitense Donald Trump. “La cerimonia avra’ luogo alla Casa
Bianca”, ha precisato su Twitter. “Saranno presenti rappresentanti di alto
livello della Cina. In seguito andro’ a Pechino, dove inizieranno i
colloqui sulla fase 2!”.
Inoltre, la People’s Bank of China, ossia la Banca centrale del Paese,
ha annunciato il taglio di 50 punti base dei coefficienti di riserva per
gli istituti di credito. La misura sara’ operativa da lunedi’ e di fatto
liberera’ 800 miliardi di yuan, circa 115 miliardi di dollari, che le
banche potranno destinare al finanziamento delle aziende.
“Anche se ci sono cattive notizie, le banche centrali hanno posto solide
fondamenta per l’andamento del mercato”, commenta Bas van Geffen, analista
quantitativo di Rabobank. “Qualunque stimolo arrivi dalla PBoC significa
che l’economia cinese fara’ meglio, il che e’ positivo anche per le
imprese esportatrici europee”, ad esempio.
Sul fronte macroeconomico, Le richieste settimanali di sussidi di
disoccupazione negli Stati Uniti (dato destagionalizzato) sono diminuite
di 2.000 unita’ a quota 222.000. Gli economisti contattati dal Wall Street
Journal si attendevano un dato a 225.000 unita’. Lo ha reso noto il
Dipartimento del Lavoro Usa. La media mobile nelle ultime quattro
settimane, considerata piu’ attendibile dal mercato perche’ meno volatile,
e’ a 233.250 unita’, in aumento di 4.750 unita’ rispetto al dato di sette
giorni fa.
Inoltre, il Pmi manifatturiero Usa, nella lettura finale di dicembre, si
e’ attestato a 52,4 punti, in lieve calo dai 52,6 di novembre e in linea
con la lettura preliminare. “Il settore manifatturiero americano prosegue
in ripresa rispetto ai deboli livelli di quest’estate”, sostiene Chris
Williamson, economista di Ihs Markit. Tuttavia, “il ritmo di crescita
complessivo ha rallentato a dicembre e rimane ben al di sotto di quello
dello scorso anno, segnalando come i produttori stiano iniziando il 2020
in maniera piu’ cauta rispetto al 2019”, prosegue l’analista. I rischi
geopolitici e la guerra dei dazi continuano a pesare sul sentiment delle
imprese, cosi’ come i timori per le elezioni americane del 2020, conclude
l’esperto.
Sul fronte valutario, il cambio euro/usd e’ a 1,1182.
Sull’obbligazionario, il rendimento del T-Note decennale e’ dell’1,857% e
il biennale dell’1,549%.
frc/lus
(fine)
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