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Salta l’ipotesi di una proroga dello sconto in fattura per gli interventi edilizi agevolati con il Superbonus. La questione, infatti, è stata affrontata nel corso di un’interrogazione che si è tenuta lo scorso 24 luglio 2024 presso la Commissione Finanza della Camera. Il Superbonus è tornato nuovamente al centro del dibattito politico: nello specifico è stato affrontato il tema dello sconto in fattura e della cessione del credito per le zone terremotate.

A fronte di una richiesta che spingeva per una estensione della proroga alle zone dell’Emilia Romagna colpite dal terremoto del 2012, il Ministero delle Finanze ha preso una decisione che non lascia spazio a dubbi: qualsiasi tipo di intervento in questo senso è escluso.  Non è prevista nemmeno la proroga dell’esenzione Imu, sulla quale non c’è alcuna apertura.

Ma entriamo nel dettaglio e cerchiamo di capire quali siano le novità per le famiglie coinvolte.

Superbonus, nessuna proroga per lo sconto in fattura

Il 24 luglio si sono susseguite una serie di interrogazioni in Commissione, che hanno avuto il merito di chiarire quali siano le intenzioni del Governo per lo sconto in fattura e la cessione del credito per le zone dell’Emilia Romagna colpite dal sisma del 2012. Il tema di fondo sono i lavori edilizi agevolati con il Superbonus.

L’interrogazione ha messo in luce come la regione sia stata sostanzialmente esclusa dalla deroga delle agevolazioni, previste per i comuni che sono stati colpiti dai terremoti. Eccezioni che, invece, sono state applicate senza problemi nelle seguenti regioni:

  • Abruzzo;
  • Lazio;
  • Marche;
  • Umbria.

Secondo l’interrogante, aver escluso l’Emilia Romagna dalla deroga in materia di sconto in fattura e cessione del credito per i lavori agevolabili con il Superbonus, ha un effetto fortemente discriminatorio per i residenti della regione. I quali, dal 2012 in poi, stanno provvedendo a ricostruire gli immobili.

La presa di posizione del Mef

Federico Freni, Sottosegretario al Ministero delle Finanze, ha ricordato, prima di tutto, quanto ha stabilito l’articolo 2, comma 1, del Decreto Legge n. 11 del 16 febbraio 2023. La norma ha stabilito il divieto di beneficiare della cessione del credito o dello sconto in fattura. Le due misure, è importante ricordarlo, sono state introdotte nel corso del 2020 e sono state pensate per quanti sostengono delle spese per degli interventi edilizi di incentivazione energetica.

Il Decreto Legge n. 39 del 29 marzo 2024 ha chiarito ulteriormente quali siano le eccezioni al blocco dello sconto in fattura. Entrando nello specifico, il provvedimento ha specificato che gli interventi edilizi effettuati nelle regioni colpite dagli eventi sismici potessero continuare ad optare per la cessione del credito e per lo sconto in fattura. Il Dl n. 39 ha indicato con precisione che gli eventi sismici che permettevano di continuare ad accedere alle due misure. Nel dettaglio sono quelli del:

  • 9 aprile 2009;
  • 24 agosto 2016.

Possono optare per una delle due opzioni i residenti nelle seguenti regioni:

  • Abruzzo;
  • Lazio;
  • Marche;
  • Umbria.

Non sono previste, però delle ulteriori estensioni di questa possibilità.

Andando ad analizzare, però, il caso concreto dell’Emilia Romagna, il Mef ha messo in evidenza che al momento mancano dei dati sull’effettiva quantità dei beneficiari. Non è possibile, quindi, quantificare i costi di un’eventuale inclusione delle zone terremotate dell’Emilia Romagna tra i destinatari della proroga. Questi ultimi dovrebbero essere inclusi nel limite di spesa che è già stato fissato per le aree interessate dal terremoto che ha sconvolto il Centro Italia. Questo è il motivo per il quale l’esenzione è da escludere.

Arriva lo stop all’esenzione Imu

Nel corso delle interrogazioni del 24 luglio 2024, all’attenzione del Mef è anche stata posta la questione relativa all’esenzione dell’Imu per gli immobili che sono collocati nei comuni dell’Emilia Romagna e che sono stati colpiti dal terremoto. La Legge di Bilancio 2024, per questa misura eccezionale, non ha previsto alcun tipo di proroga.

Su questo punto il Mef ha ricordato che l’esenzione Imu era stata introdotta per i fabbricati danneggiati dal sisma, i quali, proprio per questo motivo, sono esonerati dal pagamento dell’imposta fino alla completa ricostruzione. E comunque vada non oltre il 31 dicembre 2018. Questa data è stata poi prorogata al 31 dicembre 2023 nell’articolo 1 della Legge n. 197/2022.

Nel caso in cui questa data dovesse essere nuovamente posticipata, sarebbe necessario rimborsare quanti hanno versato la prima rata del 2024, che è scaduta lo scorso 16 giugno 2024.

Superbonus, lo stop alla cessione del credito

Ricordiamo che nel corso dei quattro anni nei quali il Superbonus è stato operativo sono state apportate molte modifiche. La cancellazione della cessione del credito e dello sconto in fattura è entrata in vigore lo scorso 30 marzo 2024. La novità aveva colto di sorpresa fin da subito la maggior parte degli operatori del settore, che erano alle prese con una molteplicità di bonus edilizi, come per esempio il bonus barriere architettoniche.

Volendo sintetizzare al massimo il Decreto Legge n. 39/2024 ha provveduto a cancellare definitivamente le opzioni di sconto in fattura e cessione del credito, che fino a quel momento erano delle valide alternative alla detrazione Irpef. Non è possibile optare per questi due strumenti per i lavori effettuati successivamente all’entrata in vigore delle nuove norme (30 marzo 2024). Colpiti dalle novità sono stati principalmente gli Iacp, le cooperative di abitazione a proprietà indivisa e gli enti del Terzo settore: stiamo parlando dei soggetti che erano ancora beneficiari delle agevolazioni previste dalla precedente disciplina.

In sintesi

In seguito ad un’interrogazione il Mef ha chiarito che non è prevista alcuna proroga per lo sconto in fattura e la cessione del credito per gli interventi edilizi agevolati con il Superbonus. Nello specifico, al centro della questione sono le famiglie residenti in Emilia romagna che sono state vittime del sisma del 2012. Che a questo punto non possono sperare che l’agevolazione sia prorogata.



 

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